Cambogia o Calabria? NSA 433 chiama Città Metropolitana di Reggio Calabria

Perché nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria ciò che dovrebbe essere ordinario diventa straordinario se non impossibile?

StrettoWeb

Che in Calabria l’ordinario diventi straordinario è cosa nota, anche ben al di fuori dei confini regionali. Buche sulle strade? Le abbiamo! Rifiuti buttati in ogni dove ? Li abbiamo! Carenza d’acqua in piena estate con 37°C all’ombra? Ce l’abbiamo! Insomma, di difetti ne abbiamo tanti, e lo sappiamo, ma consoliamoci: non siamo poi nella giungla. Forse no. O forse sì, perché a giudicare da come sono ridotte alcune strade sembra quasi di stare nel bel mezzo di un’avventura in una giungla cambogiana.

Di esempi potremmo farne decine e decine, ma ci concentreremo sulla NSA 433 (ex SS739), ovvero quel tratto di ex autostrada che fino a qualche anno fa comprendeva lo svincolo di Bagnara Calabra e che poi, con il nuovo svincolo, è diventato una sorta di raccordo che porta al bivio dal quale si va o verso Bagnara o verso Sant’Eufemia d’Aspromonte. Quel tratto, indovinate un po’, è di competenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria e ogni anno, puntualmente, diventa un bosco. A rischio e pericolo degli automobilisti di passaggio. E in quel tratto gli automobilisti di passaggio sono migliaia, ogni giorno, perché è tratto obbligato per chi, dai comuni pre-aspromontani, vuole imboccare l’autostrada in direzione Nord o Sud.

Passando in questo periodo nel tratto che va dal nuovo svincolo al vecchio svincolo, dunque, sembrerà esattamente di stare in Cambogia. In mezzo ad una giungla. Sebbene la vegetazione sia di un bel verde brillante, non si addice certo ad una strada dove alberi, fronde, grossi arbusti, rappresentano un serio pericolo per l’incolumità degli automobilisti. E non si pensi che ciò che si vede che in questi giorni, come da foto in alto, sia un’eccezione: è così, puntuale, ogni anno. E la Città Metropolitana fa finta di niente, a meno che non venga esortata ad intervenire con  segnalazioni e richieste più o meno formali da parte di enti locali.

D’altronde, pianificare la manutenzione ordinaria di questa come di altre strade è cosa ardua. Vuoi mai che un programma preciso e dettagliato, magari ripetuto ogni anno, possa arrivare a risolvere parte dell’atavico problema delle strade in Calabria? Non sia mai che invece della giungla ci trasformiamo poi in una regione civile dove le cose, semplicemente, vengono fatte come si deve.

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