“E Raffaella canta a casa mia”: a due anni dalla sua scomparsa, la Raffa Nazionale continua ancora a farci compagnia

Il 5 luglio 2021 ci lasciava, nel massimo riserbo, la grande Raffaella Carrà. Dall'ombelico scoperto alla gag con Roberto Benigni fino ai suoi successi musicali: la bionda più bionda della TV Italiana continua ancora, dopo anni, a far "rumore"

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Sono trascorsi due anni dalla morte dell’icona della televisione nazionale Raffaella Carrà. Showgirl, attrice, cantante, ballerina e presentatrice, l’iconico caschetto biondo che ha intrattenuto il pubblico italiano, veniva a mancare il 5 luglio del 2021, all’età di 78 anni. Caschetto biondo platino, sorriso smagliante e intraprendenza sono i tratti che, da sempre, hanno distinto la “Raffaella Nazionale” e i suoi innumerevoli programmi, tutti di estremo successo. La carriera della Carrà, all’anagrafe Raffaella Maria Roberta Pelloni, inizia da giovanissima: il suo innato talento viene infatti scoperto a soli 8 anni, quando partecipa al film di Mario Bonnard “Tormento del passato”, nel lontano 1952. Seguiranno poi altre parti sul grande schermo, arrivando addirittura a recitare al fianco di Frank Sinatra ne “Il colonnello Von Ryan” di Mark Robson nel 1965.

Raffella e il successo in TV

Negli anni settanta, il grande salto in TV: Raffaella cambia cognome, acquisendo il famoso appellativo di Carrà, e debutta al fianco di Corrado a “Canzonissima”: sono gli anni dello schermo in bianco e nero, eppure la bellezza e il talento della showgirl riescono comunque a trasparire, anche senza colori. E’ proprio con la sigla di Canzonissima che esordisce anche come cantante: il brano, indimenticabile, “Ma che musica Maestro!” raggiunge la vetta delle classifiche musicali con oltre 200mila copie vendute. Sono gli anni d’oro e dello scandalo: Raffaella infatti, è la prima donna a presentarsi in televisione con l’ombelico scoperto, suscitando critiche e attirando consensi.

Il pubblico, per la sua natura eclettica ma mai volgare, la adora, e lo stesso vale per altre sue canzoni, tutte intramontabili: “Maga Maghella”, “Chissà se va”, fino allo scabroso “Tuca Tuca”. Quest’ultimo infatti, accompagnato da un balletto provocatorio, venne inizialmente censurato dalla Rai. Dopo l’esibizione con Alberto Sordi, visto l’alto indice di gradimento, venne riammesso all’interno del programma “Canzonissima”, giunto ormai alla sua terza edizione.

Il successo all’estero e la carriera da cantante

Raffella sbarca il lunario anche all’estero: apprezzatissima in Spagna, nel 1976 appare sugli schermi iberici con un  programma tutto suo “La hora de Raffaella Carrà”. Ma, oltre alla televisione, ad essere apprezzata è la sua discografia: la Carrà sforna un successo dopo l’altro, tra la seconda metà degli anni settanta e la fine degli anni Ottanta. Brani, iconici, che sono ormai parte dello scenario discografico italiano: “Felicità tà tà”, “Rumore”, “A far l’amore comincia tu”, “Fiesta” e “Tanti auguri”, sono solo alcune delle hit che le sono valsi riconoscimenti quali dichi di oro e di platino.

Raffella è ormai una showgirl affermata, la regina dei programmi televisivi: negli anni 80 la ritroviamo al fianco di Corrado a condurre “Fantastico 3”, oltre al popolare “Pronto, Raffella?” che le fa vincere il titolo di “Personaggio televisivo femminile a livello europeo”. Dopo una breve parentesi in Mediaset, la “Raffa Nazionale” torna in Rai: memorabile il suo incontro a “Fantastico 13” con un giovane e scatenato Roberto Benigni, con una scenetta “spinta” che ha segnato un momento della televisione italiana, insieme al famoso balletto del Tuca Tuca.

La svolta epocale: arriva “Carramba!”

Nel 1995, la svolta: la Carrà torna su Rai Uno in prima serata con “Carramba! Che sorpresa”. Il format diventa uno spartiacque tra il prima e il dopo della televisione italiana: incontri inattesi, sorprese e ricongiungimenti familiari, sono il mix perfetto per raggiungere l’apice del successo. Ideato insieme al compagno di vita Sergio Japino, Raffella riuscirà a portare sullo schermo nazionale star di successo come Robbie Williams, Britney Spears, Madonna e Celin Dion, intervallati dagli indimenticabili stacchetti della presentatrice.

Le ultime apparizioni della Raffa Nazionale

Nel 1998, il format cambia nome in “Carramba! Che fortuna” e verrà abbinato alla Lotteria Nazionale: un successo ancora maggiore rispetto alle precedenti edizioni, tanto che la Carrà verrà premiata con il Telegatto come “trasmissione dell’anno”. Nel 2001 invece, conduce la 51esima edizione del Festival di Sanremo mentre nel 2002, tornerà per un’ultima volta con una nuova edizione di “Carramba”, l’ultimo grande saluto della “Raffa Nazionale” da protagonista della prima serata. Seguiranno infatti, solo poche apparizioni televisive, tra cui quella di coach a “The Voice” nel 2016. L’ultima sua apparizione risale al 2019, nel programma di Fazio “Che tempo che fa”.

Nel 2021, il 5 luglio, la Raffa Nazionale ci lascia nel massimo riserbo. Ma la sua memoria, la simpatia, il talento e l’eleganza di quell’iconico caschetto biondo rimarrà nell’immaginario italiano per sempre. E infatti, come ricorda Tiziano Ferro in una delle canzoni che le ha dedicato, “e Raffaella canta a casa mia”: la bionda più talentuosa della TV nazionale continua a cantare alle nostre feste e ci accompagna, con i suoi brani iconici, nei momenti più felici della nostra vita.

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