Il “caso” Reggina sbarca in consiglio comunale. L’esclusione degli amaranto dalla Serie B sta creando enorme dibattito in città anche a causa del silenzio del patron Saladini e delle dimissioni del Presidente Cardona e di tutto il Cda. Il consigliere comunale di opposizione Massimo Ripepi, si scaglia contro il proprietario: “non appena Saladini è arrivato a Reggio, ho detto? Lui è di Lamezia, che interesse ha per investire nella nostra città? Poi i miei dubbi purtroppo si sono materializzati nell’esclusione dalla categorie che speriamo possiamo mantenere. La Reggina è un patrimonio che preservato in tutti i modi. Non bastano i comunicati di Brunetti e Versace”.
Il sindaco ff Paolo Brunetti rilancia: “Saladini un anno fa salvò la società, questo è giusto dirlo. Detto questo, da parte dell’imprenditore lametino c’è stata poca chiarezza nei confronti rispetto ad una vicenda che, oggi, vede tutti i tifosi col fiato sospeso, ma l’interlocuzione con la società resta e non potrebbe essere altrimenti. Per il momento, non bisogna né santificare né condannare alcuno. E’, purtroppo, il tempo dell’attesa”. “Finalmente – evidenza Brunetti – il centrodestra si riscopre tifoso della Reggina, svegliandosi da un torpore che dura da oltre un anno. Nessuno, fra quelli intervenuti tra i banchi della minoranza, era con noi in piazza quando, lo scorso anno, la squadra amaranto ha seriamente rischiato di essere cancellata dal panorama calcistico nazionale”. Brunetti ha richiamato a distinguere i piani di intervento: “il Comune ha fatto tutto quello che concerne le attività indispensabili al prosieguo dell’attività sportiva. Abbiamo garantito l’uso dello stadio, lo abbiamo messo nelle condizioni di poter ospitare gli incontri e, adesso, sono in corso i lavori di efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione. Di più non potevamo fare. Ovviamente, la politica non può, in alcun modo, intromettersi in una compravendita fra privati o in trattative per la cessione di quote societarie. Dobbiamo aspettare, sapendo che sarà compito dei tribunali decidere”. “Certo – ha proseguito – avremmo gradito maggiore chiarezza da parte di Saladini rispetto ad una vicenda che, oggi, vede tutti i tifosi col fiato sospeso, ma l’interlocuzione con la società resta e non potrebbe essere altrimenti. Per il momento, non bisogna né santificare né condannare alcuno. E’, purtroppo, il tempo dell’attesa”, conclude Brunetti.