Reggina, Taibi torna a parlare: “Tar, mercato, Inzaghi, Saladini, ecco come stanno le cose”

Il Direttore Sportivo della Reggina Massimo Taibi torna a parlare a distanza di tempo: le ultime sulla squadra dopo le visite mediche cominciate ieri

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Finalmente qualcuno, in casa Reggina, torna a parlare. Nel silenzio generale di queste settimane (con l’ultima intervista di un dirigente risalente all’intervento di Saladini al Corriere dello Sport di fine giugno), spunta il DS Massimo Taibi, ancora una volta – come un anno fa – l’unico a metterci la faccia in una situazione molto complicata. L’ex portiere ieri è stato l’unico della dirigenza ad accogliere i calciatori arrivati alla spicciolata al centro sportivo Sant’Agata per le visite mediche (altri sono arrivati oggi, domani sarà la volta di Inzaghi).

E proprio Taibi, in collegamento telefonico, ha parlato a Radio Antenna Febea, affrontando tantissimi argomenti. “La squadra deve lavorare – ha detto – perché per il 2 noi siamo fiduciosi, ci tocca esserlo ed è giusto esserlo. La squadra si deve allenare per rispetto della città. Chiaro che siamo in ritardo e che siamo al Sant’Agata, ma al momento ciò che conta non è dove facciamo il ritiro, ma che rimaniamo concentrati e sul pezzo. Il nostro stato d’animo non può essere dei migliori perché non è una bella situazione, ma i ragazzi sono concentrati e sereni. Dobbiamo lavorare in prospettiva di continuare, poi saranno i gradi di giudizio a stabilire”.

“Io sono sempre in contatto con la proprietà per provare a trovare soluzioni. Io sono qua al Sant’Agata, anche l’anno scorso ero da solo con la squadra, il mio compito è tecnico a prescindere da chi ci sia. La squadra va ovattata, come facemmo con Stellone. Deluso da Saladini? Io porto rispetto a tutti quelli che hanno investito nella Reggina, da Praticò a Gallo a Saladini. A quest’ultimo non ho nulla da dire, al momento l’obiettivo è il 2, poi i giudizi si faranno eventualmente dopo”. 

Inzaghi e la squadra

Su Inzaghi: “verrà domani. E’ persona straordinaria, ha fatto un lavoro importante, è il nostro allenatore al momento. Però, parlare di lui o dei singoli, è riduttivo, non ha senso. Oggi mi devo concentrare a farli allenare e se il 2 dovessero arrivare notizie positive mi siederò con ognuno di loro per capire cosa vogliono fare. L’importante è che ci sia unione per allenare questa squadra, che sia pronta”.

Proprio in riferimento alla squadra, e ai rumors di mercato, Taibi è sincero: “ci riteniamo fortunati. Visto che la squadra ha fatto bene, i giocatori sono richiesti. Sicuramente Saladini, o chi subentrerà, farà un ragionamento di ridimensionamento, senza follie. Stiamo ridimensionando, coi calciatori sono stato chiaro: per chi non vuole, la porta è aperta. L’operazione Santander mi ha permesso di fare un risparmio importante, abbiamo portato a zero una situazione difficile. Devo essere onesto, però: non è facile fare la squadra adesso, il mercato in entrata. Mi chiedono certezze sull’iscrizione, pensate se devo andare da qualcuno. Ci muoveremo negli ultimi giorni, eventualmente, ma al momento non mi preoccupa fare la squadra. Io ho bloccato dei calciatori: uno di questi che poi ha giustamente tentennato, è andato al Cittadella”. 

“Ci sono calciatori come Di Chiara e Rivas che portano dei soldi. Se non portano dei soldi, e non vogliono andar via, non si muovono. Canotto e Camporese? Al momento non so, ma li richiederanno. Nessuno mi ha detto: ‘me ne voglio andare per forza'”. 

“Io sono qua da 5 anni – la dichiarazione d’amore di Taibi – ed è sempre stato un crescendo di risultati, seppur travagliati. Sembra che io ci sia abituato. Non si offenda nessuno se dico che questa maglia la sento mia, per questa città io ho sempre anteposto i miei interessi. Per questo devo fare il massimo affinché la squadra rimanga sul pezzo. Dopo il 2, eventualmente, ci siederemo a tavolo. Ci siamo attenuti alla Legge, mi trovo stranito per la situazione, ma combatteremo”, aggiunge.

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