Scusaci, Pippo.
Anche al netto di una speranza ancora accesa, e di una eventuale e miracolosa tua permanenza (improbabile), scusaci comunque.
E, se dovesse arrivare la pietra tombale, scusaci se è finita così, scusaci per come è finita.
Scusaci se a un certo punto una parte di città ha pensato che il problema fossi tu. E’ stato “quello lì” ad ingannarci, così come aveva ingannato anche te.
Scusaci se non abbiamo capito a fondo i tuoi “segnali”. Sei stato in silenzio, non potevi (o volevi) dir nulla, ma solo esplodere, urlare, come hai fatto al gol di Canotto. Pensavamo ci fosse solo emozione e gioia, ma c’era anche rabbia repressa.
Scusaci, Pippo.
Scusaci se qualcuno, a un certo punto, non ha apprezzato appieno l’affetto nei confronti di Reggio Calabria. Sei sempre stato sincero e anche le parole verso la città nel libro sono sincere.
Scusaci se l’invidia tutta reggina ha fatto sì che qualcuno criticasse anche la tua compagna per la bella iniziativa in centro. Tu, con la tua famiglia, siete rimasti subito catturati da Reggio, nonostante le storture.
Già. Perché Reggio cattura, ha tanto di bello da offrire, ma anche tanto di brutto. E quindi scusaci per la sporcizia, per lo schifo in strada, per la mancanza di alcuni servizi essenziali.
Scusaci, Pippo.
La situazione attuale non è di certo colpa di Reggio, seppur la città sia abituata a idolatrare chiunque e facilmente. Ma scusaci, comunque. Scusaci se sei arrivato a Reggio pensando di fare la storia, ma di fronte hai trovato altro. Non è questa, Reggio. Ha tanti difetti, ma di certo non seduce e abbandona così, come invece ha fatto qualcun altro. Reggio, se riceve affetto, ricambia ancora meglio. E siamo contenti che tu l’abbia capito.
A proposito di personaggi da idolatrare, si dice sempre che Presidenti, allenatori e calciatori passano, ma che la Reggina resta. E’ vero. Nessuno è Dio, neanche tu. Nessuno va eretto a Dio, neanche tu. Ma, in un calcio sempre meno romantico, esistono figure per cui si può provare un po’ più di simpatia e affetto rispetto ad altri. E in questi, sicuramente, ci sei tu. Per la tua passionalità, per la tua professionalità, per la tua onestà. E scusaci, se a volte abbiamo dubitato.
Scusaci, Pippo.
Comunque andrà. Reggio Calabria ha un nuovo idolo, in realtà ce l’ha già da un anno. E quest’anno è servito solo a cementificare un rapporto che è stato subito bellissimo. E, se dovesse andare male, speriamo comunque di vederti in città, qualche volta. Magari per un altro bagno alla Sorgente…