Botta e risposta dai toni accesi tra Amalia Bruni, consisgliere regionale del Partito Democratico e Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia. “Chiariamo subito una cosa, non c’è nessun motivo per festeggiare se si verificano nel merito i dati reali dei bilanci della sanità per l’anno 2022. In questi giorni abbiamo assistito ad un tifo da stadio da parte del direttore d’orchestra e di tutti gli orchestrali, solo che nessuno ha pensato di vagliare con attenzione i numeri, soffermandosi ad analizzarli nello specifico e osservando da vicino i risultati economici dei bilanci delle aziende sanitarie. Forse una dimenticanza? Probabilmente, invece, ci troviamo di fronte alla solita narrazione a cui assistiamo da anni e che continua a fare a cazzotti con la realtà. Prima di abbandonarci a facili entusiasmi, per onestà nei confronti dei cittadini calabresi e per formazione, siamo abituati a vedere da vicino le questioni scendendo nel merito. E pure stavolta abbiamo scoperto cose davvero interessanti ma per le quali non c’è nulla per cui esultare”. E’ quanto ha affermato in una nota Amalia Bruni,
“Intanto – prosegue– precisiamo che i bilanci, nel rispetto della normativa vigente, sono stati solo adottati dai rispettivi legali rappresentanti delle aziende. In seguito arriverà il parere dei Collegi Sindacali e solo successivamente, previa istruttoria del dipartimento tutela della salute, saranno oggetto di approvazione o meno da parte della struttura commissariale. Approfondendo ancora di più il dato economico finale emerge una perdita complessiva delle aziende sanitarie ed ospedaliere per l’anno 2022 di circa 88 milioni di euro, nonostante che nel 2022 il Fondo sanitario regionale complessivo (indistinto e vincolato) sia stato pari a circa 3,9 miliardi di euro con entrate straordinarie (ed una tantum) provenienti da premialità e paybak di anni precedenti. Inoltre, relativamente ai costi, l’anno 2022, ha beneficiato del rinvio del saldo di mobilità (mobilità attiva – mobilità passiva) che si potrà pagare in un arco quinquennale a partire dall’anno 2026. E bisogna anche precisare che per l’anno precedente (2021) il saldo di mobilità è stato pari a –240 milioni di euro. Altro che risanamento dei conti della sanità, il commissario Occhiuto lascia al suo successore il pagamento di questa montagna di debiti. È facile dedurre che se nei bilanci delle aziende fossero stati inseriti, come per gli anni precedenti, i costi della mobilità passiva del 2021, la perdita reale del 2022 sarebbe stata di oltre 320 milioni di euro, una voragine vera e propria, nonostante nella stessa annualità si sia beneficiato di entrate straordinarie non ripetibili negli esercizi successivi”, evidenza Bruni.
Nei prossimi giorni faremo un’iniziativa specifica sul quadro economico finanziario della sanità calabrese ma la situazione è questa, quindi nessuna festa, solo lacrime e sangue se non si elaborerà un piano serio. Per questo mi farò carico, nella qualità di vicepresidente della Commissione Salute del Consiglio Regionale di richiedere apposita audizione del Dirigente del settore economico-finanziario del Dipartimento Tutela della Salute”, conclude Bruni.
La dura risposta di Straface
“Leggendo le cronache calabresi odierne torniamo ad imbatterci nelle dichiarazioni del consigliere regionale Bruni, che si lascia andare ad una lunga e articolata analisi sull’adozione dei bilanci, dopo anni di immobilismo, delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere calabresi, risultato cui si è giunti grazie al lavoro del Presidente Occhiuto, del dottore Profiti e dei vertici del management sanitario calabrese. Analisi introdotta da un roboante titolo in cui si annuncia nientemeno che un buco di centinaia di milioni di euro”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Pasqualina Straface di Forza Italia.
“Mi sentirei di suggerire alla Bruni, per l’economia dei lavori della Commissione e per non distogliere l’attenzione dei tecnici regionali dal prezioso lavoro che stanno svolgendo – aggiunge Straface – di trasmettere con urgenza il frutto delle sue analisi contabili al Tavolo Adduce dove il Mef, la Sanità, Agenas ed i tecnici delle Regioni hanno invece certificato che il sistema sanitario calabrese non solo nel 2022 e stato in equilibrio come nel 2021, ma addirittura ha mostrato un avanzo analogo se non superiore la quelli del 2022. Ma nonostante le chiarissime competenze tecniche del consigliere Bruni e dei valenti pseudoaccademici dai quali attinge queste valutazioni fuori dal mondo, nessuno di loro si è accorto del fatto che tanto il saldo passivo di mobilità quanto il contributo di solidarietà, che è di 72 milioni e non di 60, sono accantonati nella gestione sanitaria accentrata all’interno del bilancio della Regione. Che peraltro mostra una consistenza anche superiore alla fake news lanciata questa mattina dal consigliere Bruni”. “Passando a cose serie – prosegue la consigliera di Forza Italia – è tempo invece di lasciare lavorare il presidente Occhiuto e la sua squadra, che stanno accendendo il motore dei servizi e degli investimenti di un sistema sanitario annichilito da 10 anni di commissariamenti più attenti ai conti che alle esigenze sanitarie dei calabresi”.