Basket in lutto: è morto Tonino Zorzi, storico coach della Viola

E' morto Tonino Zorzi, ex coach neroarancio nonché storica colonna e bandiera del club cestistico reggino

StrettoWeb

E’ una giornata triste per il basket italiano e anche e soprattutto per la Pallacanestro Viola. E’ morto, infatti, Tonino Zorzi, ex coach neroarancio nonché storica colonna e bandiera del club cestistico reggino. A più riprese, in panca, Zorzi ha rappresentato la Viola in Italia. Nato a Gorizia nel 1935, la prima esperienza in riva allo Stretto è nel 1987, con tre grandi stagioni in neroarancio, tra cui la promozione in A1 nel 1989. L’anno dopo, nel 1990, arriva poi ai quarti scudetto, centrando uno dei risultati migliori della storia della Viola. Ritorna poi nel 1995, dal 2000 al 2002 e nel 2005.

Al di là della sua avventura in neroarancio, Zorzi è ricordato per le sue altre imprese: ha conquistato la Coppa delle Coppe con la Partenope Napoli nel 1970 e ha centrato 5 promozioni dalla Serie A2 alla Serie A1: tre con la Reyer Venezia Mestre (1976, 1981, 1986), una con la Pallacanestro Pavia (1991) e appunto quella con la Viola. Da giocatore ha disputato 22 presenze in Nazionale, con la cui maglia ha disputato gli Europei del 1953 e del 1965, e conta 215 presenze totali e 3.948 punti in massima serie. Dal 2011 fa parte dell’Italia Basket Hall of Fame ed è stato eletto miglior giocatore della Pallacanestro Varese di ogni tempo”.

Il ricordo della Pallacanestro Viola

Il ricordo della Pallacanestro Viola sul sito ufficiale neroarancio.

“Il nostro ricordo di Coach Tonino Zorzi passa dalla Reggio Calabria neroarancio. Tutto il mondo dello sport e del basket in particolar modo piangono una figura iconica, un rivoluzionario maestro di sport e di vita, ma per noi Coach sei stato un insegnante vero di Pallacanestro, uno con il nero-arancio addosso, nonostante la lunga e gratificante carriera passata dai trionfi europei con squadre blasonate, passando dai titoli vinti come giocatore in possesso di un palmares da sogno. Incontrarti a Reggio e ritrovarti a più battute, fino a pochi anni fa, è stato un onore ed un regalo prezioso: ogni singola parola, da sempre incentrata sul mondo della palla a spicchi, è stata per noi un insegnamento indelebile, sigillo orgoglioso dei nostri colori e consapevole appartenenza”.

“In tanti ricorderanno la Standing Ovation che hai ricevuto al PalaCalafiore, neanche troppo tempo fa, davanti agli occhi grati e attenti di noi tifosi, divenuti successivamente parte fondante della nuova progettualità in nero-arancio. Il basket italiano ed internazionale perdono con te un saggio portatore sano di valori che in carriera e anche oltre hai trasmesso con semplicità e con la schiena dritta. Ti porteremo sempre nel cuore come il nostro allenatore, un signore d’altri tempi che gli annali del basket consegnano alla storia con il tuo nome”.

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