Carletto Mazzone, il ricordo di Lillo Foti è da brividi: “uomo straordinario, con Rozzi ad Ascoli coppia emblematica di un calcio che non c’è più”

Lillo Foti, storico Presidente della Reggina dal 1986 al 2015, celebra Carletto Mazzone con un ricordo davvero toccante

StrettoWeb

Carletto Mazzone era un personaggio davvero straordinario. Sono molto dispiaciuto per la sua scomparsa. Ho tanti ricordi di lui, ci sono cose personali che non mi va di raccontare, non mi è mai piaciuto mettere in piazza frammenti di intimità che porterò sempre con me. È venuto a Reggio tante volte da allenatore avversario, ci conoscevamo bene, con me è sempre stato educato e gentile”. Lillo Foti parla poco e quando lo fa non è mai banale. Per Carletto Mazzone ha un ricordo speciale.

Tutti conoscono l’immagine di quella corsa sotto la curva dell’Atalanta dopo il pareggio di Roby Baggio che siglò il 3-3 in rimonta. Quella è davvero l’immagine più bella ed emblematica che racconta il personaggio, la sua grande personalità, la sua grinta, il suo amore, la sua passione. Pensate a quanto è bestiale: aveva già 65 anni e quello non era un derby qualunque, non era una partita qualunque e quella dell’Atalanta non è una curva qualunque. Eppure lui fece quello scatto, straordinario, simpatico, emblema di un calcio vero e di determinati personaggi con un carisma eccezionale. Quel gesto è roba da film che consente meglio di ogni altra parola di raffigurare il personaggio. Dopo quella corsa persino Collina – riservatamente – si complimentò con Mazzone” racconta lo storico patron amaranto ai microfoni di StrettoWeb.

Foti allarga lo sguardo del ricordo alla stagione sportiva di Carletto Mazzone: “ha lasciato un’impronta profonda nel mondo del calcio. Io lo ricordo sempre accanto a Costantino Rozzi, voi forse neanche sapete chi è, siete troppo giovani. Rozzi e Mazzone erano una accoppiata incredibile: Presidente e allenatore dell’Ascoli che era una grande realtà di provincia come poteva essere anche la Reggina. Rozzi era un grande costruttore, ha costruito stadi, era nel mondo dell’edilizia. Era particolarmente caratteristico, camminava sempre col calzino rosso sotto qualsiasi abito un po’ come Galliani a cui si possono regalare solo cravatte gialle. Sono quei personaggi straordinari a cui ti affezioni. Io a Rozzi avevo venduto Pergolizzi, era il 1990. Ad Ascoli con Mazzone erano una coppia davvero straordinaria, hanno scritto pagine bellissime della storia del calcio di questo Paese. Un tipo di calcio che purtroppo oggi non c’è più”.

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