Ha 86 anni l’uomo accusato di aver assunto l’identità di suo fratello, morto da neonato, e per decenni l’ha sfruttata per raddoppiare i benefici della previdenza sociale. Ora è stato condannato per diversi reati. A scoprirlo è stata la tecnologia del riconoscimento facciale. Napoleon Gonzalez aveva assunto l’identità del fratello nel 1965, un quarto di secolo dopo la morte del fratello da neonato. Lo scopo era quello di ottenere benefici per previdenza sociale con entrambe le identità, passaporti multipli e altri documenti.
Quando è stato scoperto, Gonzalez ha dichiarato di aver assunto l’identità del fratello defunto sotto la direzione dell’Ufficio investigativo speciale dell’aeronautica militare, per prendere parte ad un’operazione sotto copertura negli anni ’60.
Ora, dopo averlo smascherato, una giuria della Corte distrettuale degli Stati Uniti a Bangor lo ha condannato per frode postale, frode alla previdenza sociale, frode sui passaporti e furto di identità. La frode postale comporta la pena detentiva più elevata, ovvero 20 anni di carcere. L’avvocato di Gonzales, Harris Mattson, ha già annunciato che farà ricorso in appello per tenerlo fuori di prigione fino a quando la prima corte d’appello degli Stati Uniti non emetterà la sentenza relativa alla pena. “All’età di 86 anni, non sa quanto ancora gli resterà da vivere. Potrebbe facilmente finire in prigione per il resto della sua vita”, ha detto Mattson.