Il libro di Pippo Inzaghi, la mia prima Reggina da giornalista e quella notte magica di Champions League

Il 3 novembre 2010 a San Siro la doppietta con cui Pippo Inzaghi batte il record di miglior marcatore nelle coppe europee superando Gerd Müller. La Reggina ripartiva da Atzori e Acerbi. Frammenti di storia dalle grandi emozioni

  • milan real madrid 3 novembre 2010
    foto di Peppe Caridi © StrettoWeb
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StrettoWeb

Stadio San Siro, 3 Novembre 2010. Sono nel primo anello rosso della tribuna centrale, accanto alle autorità e al settore vip. Pochi seggiolini più in là c’è Zinedine Zidane, nell’intervallo gli stringo la mano. C’è una partita che rimarrà nella storia del calcio e invece per me era semplicemente la prima occasione di vedere una gara di Champions League dal vivo. La famiglia mi porta per caso a Milano in quell’autunno, tra l’altro con un volo da tregenda per il mega temporale al decollo: su Reggio Calabria c’è una tempesta pazzesca, è il giorno dell’alluvione del Budello a Gioia Tauro. Un’ora e mezza di urla, panico e malori. Quando atterriamo a Milano in molti promettono che torneranno col treno. Io no, sto già pensando a San Siro. Sono giovanissimo e non ho mai visto la Champions dal vivo. Tutto il resto non mi interessa.

Ho prenotato quel volo e l’albergo quando ancora non erano stati sorteggiati i gironi. Era una settimana di Champions quindi o Milan o Inter, l’avrei vista comunque. Però per il Milan avevo una simpatia, per l’Inter no. E poteva capitarmi Milan-Manchester United o Bayern Monaco, o Inter-Apoel Tel Aviv o Ludogorec. Non sarebbe stata la stessa cosa. Quando sorteggiano i gironi l’Inter pesca Tottenham, Twente e Werder Brema. Non mi entusiasma, ma sarà comunque Champions. Il Milan invece è con Real Madrid, Ajax e Auxerre. Real Madrid. Il cuore inizia a battere forte, ma serve ancora fortuna. Devono sorteggiare le giornate. Io so solo che il 3 novembre sarò a San Siro, forse per Inter-Twente forse per Milan-Real Madrid. E poi sorteggiano il 3 novembre a San Siro Milan-Real Madrid.

milan real madrid 3 novembre 2010
foto di Peppe Caridi © StrettoWeb

E’ il Milan di Pirlo e Ronaldinho, Gattuso e Ibrahimovic, Nesta e Thiago Silva, Seedorf, Zambrotta e Pippo Inzaghi. Purtroppo c’è Allegri in panchina. Nel Real Madrid invece è appena arrivato Mourinho dall’Inter. In campo ci sono Cristiano Ronaldo e Xavi Alonso, Marcelo e Sergio Ramos, Casillas e Higuain, Ozil, Di Maria, Albiol e Benzema. No, non potevo essere più fortunato. Non potevo chiedere di meglio.

milan real madrid 3 novembre 2010
foto di Peppe Caridi © StrettoWeb

L’atmosfera è bellissima in città. Dal centro arrivo allo stadio molto presto. E’ un’emozione unica. Sono giornalista da pochissimo, neanche un anno. Ho iniziato a seguire la Reggina dalla tribuna stampa pochi mesi prima, da agosto, è la prima stagione: fino a quel momento ero stato un tifoso come tutti gli altri nei settori comuni dello stadio, una volta in curva, una volta in tribuna, una volta in gradinata in base alle esigenze e alle occasioni, in base allo stato d’animo e alla compagnia. Quell’anno è particolarmente entusiasmante per la Reggina: dopo il flop della corazzata di Novellino, si riparte con Gianluca Atzori e arriveremo ai playoff di Novara. Solo Pippo Inzaghi dopo 12 anni ci avrebbe riportato a quei livelli. In quel 2010 seguo la squadra come i giornalisti di una volta, al centro sportivo, guardando i calciatori negli occhi più o meno ogni giorno, parlando con tutti, da presidente a mister a magazziniere. Di quell’esperienza ricordo con particolare affetto tutti i ragazzi del Sant’Agata lanciati dal mister in prima squadra. C’era Peppe Rizzo, il messinese che si ispirava a Gattuso e ha fatto una discreta carriera (adesso gioca nel Catania), e Alessio Campagnacci che senza il terribile infortunio dell’anno successivo avrebbe spiccato il volo verso la serie A. E soprattutto Gianluca Atzori e Francesco Acerbi, con cui è rimasto un rapporto splendido. Francesco è un leone: a Reggio tutti avevamo capito che sarebbe diventato un grande difensore da Nazionale ma non potevamo immaginare che avrebbe vinto due volte la sfida più dura, quella contro il cancro. Il 2 luglio 2015 è tornato a Reggio per presentare il suo libro “Tutto Bene – La mia doppia vittoria sul Tumore”. C’era tantissima gente quella sera al Circolo del Tennis, e mentre lo introducevo sul palco non è riuscito a trattenere le lacrime ed è scoppiato a piangere davanti a tutti.

francesco acerbi libro

Oggi Acerbi è molto legato a Simone Inzaghi, che dalla Lazio l’ha voluto all’Inter. Simone Inzaghi è un grandissimo allenatore: quest’anno ha portato l’Inter nel punto più alto dei suoi ultimi 13 anni di storia. Suo fratello, Pippo Inzaghi, contemporaneamente ha portato la Reggina nel posto più alto degli ultimi 12 anni di storia. Per Pippo Inzaghi quella sera del 3 novembre 2010 a San Siro è davvero speciale. Ma io non lo potevo ancora sapere. Non aveva ancora scritto il suo libro, che è uscito due mesi fa, quindi non potevo conoscere il suo rapporto con Gerd Müller e l’importanza di quel traguardo storico. Per me quel 3 novembre 2010 era soltanto la prima, fortunatissima, partita di Champions dal vivo.

milan real madrid 3 novembre 2010
foto di Peppe Caridi © StrettoWeb

Quando Inzaghi si alza per il riscaldamento siamo 0-1 per il Real e il secondo tempo è iniziato da poco. Mi accorgo che si sta riscaldando dopo un po’ che mi guardo intorno confuso per cercare di capire come mai i tifosi hanno fatto partire un boato enorme come se il Milan avesse fatto gol. Ma in campo non è successo nulla. Poi vedo Pippo che si riscalda e capisco cosa rappresenta per questa gente. Quando fa il primo gol esulta a pochi metri da dove mi trovo io. Quando sigla il raddoppio è il delirio: lo stadio esplode, i compagni lo abbracciano, sembrano tutti impazziti. Milan-Real Madrid 2-1, riesco a vedere Inzaghi negli occhi da pochi metri e su oltre 85 mila persone il più felice in quel momento è lui. Ha la gioia di un bambino, prende la maglia celebrativa numero 70. E’ il suo 70° gol nelle coppe europee, Gerd Müller è superato, mai nessuno ha segnato così tanto nella storia del calcio europeo. Era l’obiettivo che si era dato da bambino.

milan real madrid 3 novembre 2010
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Quando, dopo 13 anni, leggerò tutto d’un fiato il libro di Pippo Inzaghi che intanto è diventato allenatore della Reggina, e ha scritto il libro e l’ha pubblicato e l’ha presentato mentre era ancora allenatore della Reggina, scopro che buona parte del suo libro e della sua storia sono concentrati su quella notte di San Siro che non dimenticherò mai.

milan real madrid 3 novembre 2010
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A fine gara a bordo campo c’è la postazione di Sky Sport: con Caressa ci sono Gianluca Vialli e Paolo Rossi, due dei pochi a cui Pippo Inzaghi dedica un ricordo speciale nel suo libro. Due grandi campioni che non ci sono più. Certo che sono stato proprio fortunato quella sera del 3 novembre 2010: volevo soltanto vedere una partita di Champions League, invece a distanza di 13 anni riesco ancora a scoprire dettagli e retroscena su quanto quella serata fosse molto di più. E cresce l’emozione per averla vissuta dal vivo.

milan real madrid 3 novembre 2010
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