Incidente Jonio-Tirreno, la ragazza di 30 anni è in condizioni critiche al GOM: gli ultimi aggiornamenti

Il bilancio del terribile incidente stradale di ieri pomeriggio sulla Jonio-Tirreno è di tre morti e tre feriti gravi: tra questi, Valentina Crudo di 30 anni è in condizioni disperate

StrettoWeb

Non è morta – come erroneamente comunicato ieri sera – ma è stata operata nel corso della notte e le sue condizioni sono molto gravi, la donna rimasta ferita nello scontro frontale tra due auto avvenuto ieri a Melicucco, nel reggino, nel quale sono morte tre persone, tra le quali una bambina di 4 anni. La donna Valentina Crudo, è ricoverata al GOM di Reggio Calabria in condizioni critiche. La figlia di tre anni, è invece nell’ospedale di Messina, anche lei in gravi condizioni ma fortunatamente fuori pericolo di vita. Madre e figlia si trovavano a bordo di una Bmw che si è scontrata frontalmente con una Giulietta Alfa Romeo.

Nello scontro sono morti il conducente della Giulietta, Domenico Politi, di 39 anni, che viaggiava da solo, Antonella Teramo, di 37 e la figlia Maya di 4 anni. Ferito ma in maniera meno grave, anche il conducente della Bmw, Domenico Teramo, fratello di Antonella e compagno di Valentina Crudo. La famiglia Teramo, originaria d San Calogero (Vibo Valentia) ma residente in un comune del milanese, faceva parte, assieme alla donna deceduta, di una comitiva che, nelle ore precedenti, si era recata a visitare le cascate di Bivongi e che stava rientrando in paese.

Marziale: “difficile accettare che una bimba di 4 anni possa morire così”

È molto difficile accettare che una bambina di appena 4 anni perisca così violentemente ed il dolore della famiglia diventa sofferenza di una comunità intera, perché laddove c’è un bambino vi è il futuro e la ricchezza del territorio“. Lo afferma Antonio Marziale, garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, in relazione all’incidente occorso ieri in prossimità dello svincolo per Melicucco, sulla statale 682, dove tre persone sono morte ed altre tre sono rimaste ferite. “Toccherà alle autorità preposte stabilire le cause che hanno determinato lo scontro mortale – continua – anche se l’opinione pubblica si è già lanciata in ipotesi, prendendo di mira soprattutto la precarietà infrastrutturale, ma penso sia bene puntare sull’educazione stradale, sulla necessità di rispettare le regole, pensando che avere un volante tra le mani può significare vita o morte, propria e altrui. Non sappiamo se sia intervenuto un malessere di uno dei due conducenti, un guasto meccanico o qualsiasi altra plausibile causa, ciò che è evidente è che lo scontro è stato violentissimo ed è del tutto inutile aggiungere altro“. “Sono vicino alle famiglie e compartecipo all’intimo dolore dei familiari per la morte della piccolina” conclude Marziale.

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