Irpef verso aliquota unica: l’obiettivo è la flat tax

L'obiettivo è ridurre da quattro a tre gli scaglioni rimodulando le aliquote Irpef, per poi arrivare gradualmente verso la flat tax, un'aliquota unica, uguale per tutti

StrettoWeb

La legge delega al governo per la riforma fiscale, licenziata in via definitiva dal Parlamento il 4 agosto scorso, e pubblicata in Gazzetta ufficiale il 14 agosto, apre la strada all’applicazione di un’aliquota Irpef unica. Entro ventiquattro mesi dall’entrata in vigore della legge il governo dovrà portare a termine i decreti delegati utili a riformare tutto il sistema tributario italiano. “Vogliamo addolcire la curva delle aliquote, incominciando da tre per poi arrivare gradualmente verso la Flat tax, ma senza abbandonare la logica della progressivita’ che si puo’ ottenere con un sistema di deduzioni e detrazioni. Nessuno sovverte un principio cardine della nostra Costituzione, l’articolo 53“. Lo ha spiegato alla Camera il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, a chiusura della discussione sulla legge.

L’obiettivo della delega è ridurre, inizialmente, da quattro a tre gli scaglioni rimodulando le aliquote Irpef, per poi arrivare gradualmente verso la flat tax, un’aliquota unica, uguale per tutti, senza abbandonare la logica della progressività dell’imposizione. Un primo step potrebbe trovare spazio gia’ nella prossima manovra, sempre se si riusciranno a trovare le risorse necessarie.

Le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, gia’ ridotte dal governo Draghi, sono al momento quattro: 23% sull’intero importo per i redditi fino a 15.000 euro; 25% sui redditi compresi tra 15.001 e 28.000 euro; 35% sui redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro e 43% sui redditi superiori a 50.001 euro. Tra le opzioni sul tavolo, l’ampliamento del primo scaglione, che oggi include i redditi fino a 15 mila euro.

Nella riforma fiscale – spiega l’AGI – e’ prevista anche una progressiva unificazione della no tax area dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. La flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti, originariamente prevista in via generalizzata dal testo del disegno di legge presentato dal Governo, diventa una tassazione agevolata da applicare a tredicesime, straordinari e premi di produttivita’. La transizione verso la tassa unica preveda anche un riordino delle tax expenditures, ovvero detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta.

Un passaggio fondamentale per mantenere la progressivita’ sarebbe aumentarle ma e’ altresi’ possibile che alcune vengano eliminate: per questo, al fine di salvaguardare i contribuenti il disegno di legge delega approvato ha stabilito un principio generale di salvaguardia.

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