Messina, lunghe liste di attesa per i servizi ospedalieri. Ugl: “la salute è diventata un bene di lusso”

Ugl Salute: "la maggior parte della popolazione non ha le possibilità economiche per rivolgersi al privato e vedere soddisfatte le esigenze di salute"

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L’Ugl Salute Messina, attraverso una nota inviata alla stampa, si esprime circa le lunghe liste di attesa per accedere ai servizi sanitari ospedalieri:

Apprendiamo – scrivono il Segretario provinciale UGL Salute Fabrizio Denaro e il Segretario della UTL-UGL di Messina Tonino Sciotto da un articolo pubblicato da una testata giornalistica locale che anche la provincia di Messina soffre delle lunghissime liste di attesa per accedere ai servizi sanitari presso le aziende ospedaliere della provincia. Verrebbe da dire ‘niente di nuovo sotto il sole’.

“Ci sorprendiamo che all’improvviso ci si sorprenda per uno dei grandi mali cronici della sanità italiana. E’ assolutamente inaccettabile che il diritto alla salute dei cittadini sia limitato e la salute diventata un bene di lusso. Le strutture pubbliche da tantissimi anni non riescono a soddisfare le richieste di visite ed accertamenti e la maggior parte della popolazione non ha le possibilità economiche per rivolgersi al privato e vedere soddisfatte le esigenze di salute. Un recente report di cittadinanza attiva evidenzia che per le visite specialistiche di classe U, che andrebbero garantite in 72 ore, si debba aspettare mediamente 60 giorni. Ma per chi non ha la classe di priorità i tempi raggiungono l’anno di attesa e anche più. Bisogna prendere atto che i piani per l’abbattimento delle liste di attesa promossi fino ad oggi non hanno evidentemente funzionato e vanno ripensati” – proseguono.

“L’Ugl Salute ha già proposto tra le soluzioni percorribili l’erogazione di prestazioni fino a tarda sera e nei giorni festivi, con i dovuti riconoscimenti economici per gli operatori sanitari, oltre a nuove assunzioni ed all’eliminazione dei tetti di spesa. Ci auguriamo che la nomina dei nuovi manager della sanità, andando oltre ai nomi, porti con sé una ventata di nuove idee, un approccio innovativo e una programmazione che metta davanti a tutto e tutti i bisogni dei malati e dei loro familiari” – concludono Denaro e Sciotto.

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