Gli stupendi murales di Santo Stefano d’Aspromonte, la leggenda di San Silvestro e la denuncia dell’artista: “non li deturpate”

San Silvestro a Santo Stefano d'Aspromonte, una storia da conoscere attraverso i meravigliosi murales di Daniela Autunno

  • murales Santo Stefano d'Aspromonte
/
StrettoWeb

Daniela Autunno è una docente di Arte. Intorno all’anno 2000 alcune sue opere sono state selezionate per essere in perenne esposizione al Museo di Arte Moderna del Palazzo le Selle de La Valletta a Malta, inaugurato dall’allora Presidente della Repubblica maltese Guido De Marco. Ora, a Santo Stefano in Aspromonte, sta accadendo ciò che ad un’opera d’arte non dovrebbe mai succedere. “Dal 2017 ho donato (fino al 2019), cinque opere realizzate in esterno, una delle quali all’interno del municipio del paese, con temi che si riferiscono alla storia e alle leggende del territorio. L’amministratore (di Santo Stefano d’Aspromonte, ndr) quest’anno ha pensato bene di fare interventi di un fantomatico restauro sui miei lavori (io per diversi motivi, non ho potuto fare)“, ci racconta la professoressa Autunno.

A questo punto, nonostante una diffida inviata dal mio legale, hanno proseguito nei lavori“, spiega ancora, le foto delle cui opere prime e dopo gli interventi è possibile vedere nella gallery scorrevole in alto. “È stata inviata, così, una denuncia anche per salvaguardarne i diritti di autore. Le opere hanno una certa quotazione. Non curante l’amministrazione ha fatto montare i ponteggi su un altro mio lavoro… tanto per sistemare anche quello. Così ieri, appena ho visto il nuovo ponteggio, ho messo al corrente il mio avvocato e le forze dell’ordine. L’avvocato ha scritto una integrazione della denuncia, nonché una richiesta urgente di blocco lavori. Finché arriverà il provvedimento temo che rovineranno anche il secondo murale“.

San Silvestro a Santo Stefano d’Aspromonte, una storia da conoscere

In generale, posso affermare che l’opera così come da me concepita, realizzata e donata risulta evidentemente snaturata, deturpata e non più riconducibile all’essenza dell’artista Daniela Autunno“, afferma l’autrice della opere. Le denunce sono state supportate anche da una relazione tecnica di una esperta restauratrice, che riportiamo di seguito.

Il murale presentato a Santo Stefano, e ubicato in contrada Lea, dal titolo “San Silvestro in Aspromonte tra storia e leggenda“, è un’opera che racconta la storia dell’eremita Silvestro (divenuto poi Papa), che trovò riparo tra i nostri monti durante il periodo delle persecuzioni dei cristiani da parte dei romani. Il nucleo centrale della composizione è imperniato su due temi: la santità di Silvestro e l’elemento acqua, che qui ha valore catartico e spirituale e che trova nel gesto della benedizione da parte del Santo eremita, la sua sublimazione.

Il murale “San Silvestro in Aspromonte tra storia e leggenda”, è stilisticamente di matrice naturalistica. In quest’opera la vegetazione, esplode rigogliosa e lussureggiante e si specchia nelle acque limpide e gorgoglianti del fiume, creando delle luminescenze.
Il dipinto, è prevalentemente lavorato con tonalità di colori freddi, e tratteggiato in un gioco di trasparenze e tessiture cromatiche che dissolvono il disegno del bosco. Il senso dello spazio è suggerito dall’uso di poche gradazioni di colore, che vanno dai verdi scuri, ai verdi chiarissimi fino al bianco, passando per i gialli. Alcune pennellate morbide e sinuose, suggeriscono l’idea dell’acqua che fluisce, e, da ultimo, i tocchi di bianco, apportano freschezza al dipinto. Le velature di colore sovrapposte a campiture acquarellate e sempre trasparenti, definiscono le principali masse di colore.

Per rendere dinamiche e vibranti le superfici, la pittrice è ricorsa ad un effetto marmorizzato, che caratterizza la sottotinta del fiume. L’effetto ottenuto è quello dell’acqua che nell’impatto con le pietre del torrente, si parcellizza fino a nebulizzarsi ed arricchire di riflessi il letto del fiume”.

Condividi