Reggina, entro venerdì il ricorso al Consiglio di Stato. E a Brescia c’è preoccupazione: “hanno uno spiraglio”

Reggina, i legali del club stanno lavorando alacremente per presentare il miglior ricorso possibile al Consiglio di Stato. E a Brescia sono preoccupati

StrettoWeb

Mentre i tifosi si organizzano per la mobilitazione del Granillo alla presenza di mister Inzaghi proprio nel giorno del suo 50° compleanno, i legali della Reggina stanno lavorando sodo per depositare il miglior ricorso possibile al Consiglio di Stato sviscerando nel dettaglio le motivazioni della bocciatura del TAR. C’è ancora, da parte degli avvocati, la convinzione di poter ribaltare le precedenti sentenze e vedere la Reggina riammessa in serie B come anche la squadra, nella lettera diffusa oggi, ha esternato di auspicare.

Il ricorso verrà presentato entro venerdì 11 agosto e successivamente l’udienza verrà calendarizzata: è possibile che venga anticipata rispetto al 29 agosto, ma tutto dipenderà dai contenuti del ricorso e dalla decisione del giudice monocratico. Intanto un particolare importante arriva proprio da Brescia, e cioè dalla squadra che – da regolamento – dovrà essere ripescata in serie B in caso di sentenza avversa alla Reggina anche nell’ultimo grado di giudizio. Ebbene, proprio alla luce delle motivazioni del TAR a Brescia è sorta un po’ di preoccupazione. Sulle pagine di “Avanti Brescia“, infatti, possiamo evidenziare le preoccupazioni degli addetti ai lavori bresciani in un articolo che riportiamo integralmente:

Abbiamo richiesto a degli esperti, di valutare la sentenza del tar, questo è il sunto del tutto scritto, ci auguriamo, nel modo che tutti possano comprendere: E ora non accusateci. Noi tifiamo Brescia ma diversamente dai media bresciani non lecchiamo il c… ai bresciani per avere lettori e non lecchiamo il c… a Viola 17. Noi diciamo invece le cose come stanno perchè abbiamo rispetto per i tifosi e la verità va letta. Il GdB oggi a pagina 34 titola, con riferimento alla sentenza Tar Reggina, ‘ la Reggina doveva pagare entro il 20 giugno e non l’ha fatto’. Non è vero, le motivazioni della sentenza dicono ‘“Ammessa alla procedura di omologazione in data 12 giugno 2023, la ricorrente avrebbe potuto, come pure è stato chiarito, adempiere al pagamento dei debiti tributari e contributivi entro il termine del 20 giugno 2023, ma non vi ha provveduto fino al 5 luglio 2023, senza fornire adeguate e provate giustificazioni al riguardo, fatta eccezione per il generico riferimento a “elementari esigenze organizzative”, che non dimostrano l’esistenza di un impedimento effettivo’. Quindi nella sostanza se la Reggina avesse dimostrato concrete motivazioni per giustificare il non pagamento il Tar le avrebbe anche potuto dar ragione. Per questo, pur considerando la B presa al 90%, siamo preoccupati per il Consiglio di Stato. Infatti il Tar ha bocciato la Reggina ma le ha anche aperto uno spiraglio, vale a dire la possibilità di dimostrare validi motivi per il mancato pagamento nei termini temporali. Scusate se siamo pedanti. Pure noi vogliamo il Brescia in B ma crediamo che sia nostro dovere dire le cose come stanno per rispetto verso I lettori. Se gli altri vogliono leccare il c… raccontando versioni idilliache dei fatti che lo facciano. Noi siamo onesti. La B è presa al 90% ma la sentenza del Tar da alla Reggina una strada da seguire. E giusto per essere chiari noi del blog ci autotassiamo per consultare gli avvocati e avere loro pareri. E non abbiamo I soldi degli altri media, ma lo facciamo perchè la serietà lo richiede“.

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