Reggina, Ilari diserta l’incontro con Brunetti: “ho paura di venire a Reggio”

Reggina, salta l'incontro convocato oggi dal Sindaco facente funzioni a Palazzo San Giorgio: Ilari non si presenta all'ultimo momento

StrettoWeb

Manuele Ilari non si è presentato questa mattina a Palazzo San Giorgio, dov’era atteso per un incontro urgente convocato dal sindaco f.f. Paolo Brunetti dopo la clamorosa intervistaclamorosa intervista in cui il nuovo proprietario del club accusava il consigliere delegato Latella di “voler dare la Reggina agli amici“. La convocazione da parte del sindaco si era resa necessaria a chiarire le reali intenzioni di Ilari nei confronti della Reggina, anche alla luce del fatto che 28 giorni dopo aver acquisito il 100% delle quote sociali Ilari non è mai stato a Reggio, non si è presentato alla città, non ha fatto alcuna conferenza stampa nonostante ne abbia annunciare due “imminenti” (quindi ha detto bugie), non si è neanche recato al Sant’Agata a conoscere i dipendenti che intanto Saladini ha lasciato senza stipendio da cinque mesi.

Inizialmente, Manuele Ilari aveva risposto in modo positivo alla convocazione del sindaco per questa mattina a Palazzo San Giorgio: “ci sarò“. Ma era soltanto l’ennesima bugia, esattamente come gli annunci delle conferenze stampa. Stamani, infatti, Ilari non si è presentato e ha comunicato la sua diserzione con una email in cui evidenzia di aver paura di venire a Reggio, temendo per la propria incolumità ed evidenziando di non avere la serenità necessaria.

La Reggina ha un proprietario che non se la sente neanche di venire in città: allora che si dimettesse subito consentendo al sindaco le quote sociali.

Intanto oggi al Sant’Agata è tornato Pellegrino, che ha raccolto le più che comprensibili istanze dei dipendenti ancora senza stipendio. La situazione è la stessa di tre settimane fa, quando Pellegrino era stato al centro sportivo per la prima volta senza prendere alcun impegno. Il ritorno della squadra a queste condizioni è impossibile. È tutto in alto mare al punto che l’eventuale riammissione del consiglio di Stato appare addirittura l’ultimo dei problemi.

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