In attesa della sentenza del TAR sulla riammissione della Reggina in serie B dopo l’udienza di oggi pomeriggio con numerosi elementi confortanti per le ragioni amaranto a conferma delle sensazioni positive della vigilia e delle speranze crescenti nei giorni scorsi, possiamo volgere lo sguardo al futuro. E le notizie non sono delle migliori. La Reggina non ha onorato la scadenza federale del 1° agosto, ultima data utile per il pagamento di stipendi ed emolumenti ai tesserati relativi all’ultima tranche relativa alla passata stagione sportiva (il mese di giugno e tutti i relativi bonus di fine anno).
La società avrebbe dovuto pagare una cifra di circa 1 milione e 250 mila euro per saldare le pendenze arretrate con calciatori e dipendenti federali, ma il pagamento non è arrivato. La Reggina è l’unica a non aver rispettato la scadenza, non solo tra le 18 squadre regolarmente iscritte in serie B ma anche tra le altre 5 che ambiscono a rientrarci con i relativi ricorsi al TAR (quindi, oltre la Reggina, anche Lecco, Perugia, Brescia e Foggia). La Sampdoria, addirittura, ha sborsato l’enorme cifra di 5 milioni e 400 mila euro perchè per chiudere la precedente stagione sportiva ha dovuto pagare la mensilità di giugno, tutti i bonus e anche la mensilità di dicembre 2022 a cui i calciatori avevano rinunciato per aiutare il club nel suo momento più difficile. La nuova proprietà di Radrizzani continua quindi a fornire importanti garanzie di solidità finanziaria, mentre per la Reggina nel caso benaugurato di una riammissione in serie B sarà impossibile evitare una penalizzazione di 2 punti da scontare nel prossimo campionato dove tra l’altro la stessa Samp è già penalizzata di 2 punti per i mancati pagamenti degli stipendi dei mesi primaverili, ultima nefasta eredità della precedente gestione.
La situazione della Reggina dovrà invece essere affrontata di petto dalla dirigenza dopo la sentenza del TAR con soluzioni immediate. La squadra si è ritrovata ieri sera al Sant’Agata dopo lo stop del ritiro di venerdì scorso e attende l’esito del ricorso nella speranza che finalmente si possa smuovere qualcosa. Anche perchè se quella dei tesserati è una mancanza molto pesante dal punto di vista sportivo perchè comporta la penalizzazione, al Sant’Agata ci sono anche tutti gli altri dipendenti che non vengono retribuiti da oltre cinque mesi e che meritano risposte concrete.