Reggina, riunione fiume in Commissione. Brunetti e Versace: “vi spieghiamo tutto dall’inizio. Saladini e Ilari cedano”

La lunga riunione in Commissione a Reggio Calabria sul tema Reggina: i Sindaci Brunetti e Versace rispondono delucidando sulle ultime vicende

StrettoWeb

Dopo l’incontro di ieri, nuova riunione in Commissione sul tema Reggina. A differenza di ieri, questa volta c’è anche il Sindaco Brunetti, così come Versace, presenti in Aula insieme – tra gli altri – al Consigliere e Presidente Ripepi. E’ proprio lui, dopo l’introduzione del Presidente Malara, a prendere la parola chiedendo delucidazioni ai due Sindaci.

L’arrivo di Ilari e quella “PEC indegna, dove dice di aver paura di venire a Reggio”

“Partiamo dalla sentenza del Tar – comincia Brunetti – dove veniamo bocciati per una serie di motivazioni. Lì avevano parlato di contrasto tra Legge dello Stato e sportiva, in tutto ciò c’era l’interlocuzione con la Reggina in un cammino condiviso. A un certo punto apprendiamo dalla stampa, almeno io, che la società era stata ceduta a tale signor Ilari. Abbiamo tentato di metterci in contatto con lui, cosa che non ci è riuscita. Dopo 18 giorni abbiamo visto che era sconosciuto e lo abbiamo invitato formalmente tramite una PEC inviata alla Reggina. Questo prima di ferragosto. E’ arrivata una risposta indegna di un Presidente di una società di calcio, dove viene detto che il momento non è favorevole, non ci sono i termini con una interlocuzione, che quasi quasi c’è paura di venire a Reggio. Io mi sono sentito offeso prima come Istituzione, mortificato, e poi come uomo”.

L’incontro con Ilari e l’incoerenza di Saladini

“Coincidenza vuole che il giorno dopo mi chiami Massara su Radio Febea. Mi dice: ‘ho il numero di Ilari, lo chiamerò in diretta, che ne dici di intervenire pure tu?’. Per me era l’occasione giusta per parlarci. Un attimo prima di entrare in trasmissione Ilari a mezzo stampa dice che si era sentito con il sottoscritto la domenica precedente per concordare un comunicato stampa congiunto. Nulla di più falso. Io a lui non l’avevo mai sentito, come precisato anche in radio. Mi scuso se quel giorno sono stati usati toni non consueti a me. Sono state rivolte bugie a noi. Finita la trasmissione, è stato il conduttore della trasmissione ad avallare lo scambio dei contatti telefonici. La sera stessa sia a me che a Versace è arrivato un messaggio di presentazione di Ilari. Con Versace era stato fissato un appuntamento”.

“Il dottor Ilari dà come data il 27 agosto. Per noi era troppo lontano, abbiamo chiesto di incontrarci prima. Lui ha detto di avere problemi familiari, era in Sicilia con la famiglia. Così l’incontro in Sicilia anche per una chiacchierata. Lui era nel Ragusano, ci chiede di vederci a metà strada, a San Gregorio di Catania. Ecco l’incontro. Ci presentiamo e lui esordisce: ‘Sindaci, ho meditato stanotte, sono cosciente che non ci sono più le condizioni perché gli investitori sono caduti. Anche per il clima in città e coi tifosi, ho deciso di fare un passo indietro’. Quello che gli chiediamo è che se decide di vendere, lo faccia a persone serie e solide economicamente per andare avanti. Abbiamo pure detto: se qualcuno viene da noi, lo dirottiamo a voi per la trattativa, perché noi non volevamo intralciare. A noi inoltre premeva la possibilità di riaprire il Sant’Agata, perché avevamo sentito i dipendenti. Abbiamo discusso con Ilari di questa cosa. ‘Se tu domani cedi, il centro sportivo deve essere riaperto’, abbiamo detto. Dovevamo presentarci al Consiglio di Stato in un certo modo, dando l’idea di essere vivi. Lui ha dato qualche dettaglio su alcuni conti finanziari, che aveva saldato alcuni creditori e che il sospeso avrebbe provveduto a pagarlo. Noi abbiamo chiesto a lui di riprendere la discussione con Saladini, suggerendo una rescissione. In tutto ciò, prima dell’incontro con Ilari, abbiamo avuto una serie di video-conferenze con Saladini e con Brunori, che rappresenta Saladini e anche Ilari. Saladini in un primo momento ha detto di assumersi la responsabilità, pronto addirittura ad intervenire riprendendosi le quote per poi cederle. Dopo l’incontro con Ilari e le sue dichiarazioni, ha detto anche pubblicamente di voler fare un passo indietro. Preciso: non dopo la nostra pressione, perché è stato lui da solo a dirlo. Poi un’altra call con Saladini e quest’ultimo ha detto tutto il contrario. Io non posso più tornare indietro a prendere la Reggina, ho ricevuto minacce di morte, avete visto. Esterrefatti anche di questo, ha detto tutto il contrario del giorno prima”.

Spuntano i nuovi: “ci sono e sono interessati”

“Così, in via informale, ci sono stati soggetti interessati che si sono avvicinati, senza voler esporsi. E poi altri formali. Quelli formali sono stati tramessi alla Reggina. Quelli informali chiedevano informazioni a noi e noi abbiamo sempre precisato che non potevamo intervenire, facendo mettere in contatto i privati. Abbiamo assistito a scambi e telefonate tra le parti, fino ad arrivare a qualche giorno fa, dove un’importante cordata di imprenditori ha manifestato interesse. Ieri uno è uscito allo scoperto. Il dottor Rizzuto, che ha gestito la trattativa, ci ha informato di vari imprenditori. Hanno chiesto l’assoluta riservatezza perché ‘stasera si dovrebbe firmare’. Noi siamo andati al Sant’Agata, c’è stato anche un imprenditore che poi si è tutelato smentendo. Rizzuto ci ha confermato della solidità dei nuovi. In quel percorso si è fatto un accordo di preliminare subordinato al Consiglio di Stato. Pronti alla firma, noi eravamo in contatto col mediatore, addirittura erano dal notaio, Ilari firma e la cordata subentra. Poi viene fuori ieri sera il comunicato di Ilari che dice che non c’erano state manifestazioni di interesse. Io sono fermo a ieri sera, dopo aver contattato anche Rizzuto. Lui ci ha avvisato che era assolutamente falso. Guardate che i nuovi usciranno fuori. E uno del Salento è uscito fuori. Dalle parole di Ilari credo non ci sia più l’interesse a cedere le quote. Anch’io mi sono posto tante domande e mi permetto di dire che Ilari è inaffidabile. Ha detto e smentito alcune cose nell’arco di dieci minuti”.

Brunetti: “dopo il 29 vedrò come fare”

“Dopo il 29 vedrò come fare personalmente e come Istituzione, perché per me la vicenda non finisce qui. Penso anche al comunicato della domenica, dove dice che si dimette. Ma da cosa si dimette? La cosa è preoccupante. Ha offeso la città quando ha detto che non voleva venire a Reggio per paura. Ringrazio anche i giornalisti perché avevano capito la situazione e noi abbiamo deciso di costituirci in giudizio al Consiglio di Stato. Io proprio ieri ho firmato la Procura speciale alla dirigente del settore Avvocatura. Lunedì è il termine ultimo per depositare. Apprendo anche con piacere che la Regione si è attivata. E’ piacevole vedere come tutte le Istituzioni Regionali siano al fianco della Reggina, questo non può che aiutarci”.

Brunetti: “ecco quando è scattato il campanello d’allarme”

Così interviene Ripepi: “perché questo cambio di atteggiamento, che a me va bene? Ora diciamo questo di Ilari, ma prima? E Saladini? Perché nella fase iniziale siete stati silenti? E poi Ilari almeno in radio ha parlato, mentre Saladini… Se le cose sono uscite fuori è perché vi siete mossi, ma noi ci dovevamo allarmare prima, da Saladini”.

Risponde Brunetti: “le situazioni sono un po’ diverse. Saladini ha seguito una linea, una scelta. L’allarme arriva quando si dimette Cardona. Anche questo io l’ho appreso dalla stampa. E’ anche vero che qualche giorno dopo Cardona si è sentito con Versace, mentre io poco dopo mi sono sentito e visto con lui. Dopo il Consiglio di Stato parlerà. Da lì abbiamo cominciato a parlare con Saladini. Abbiamo sentito Giuristi e Avvocati, venivamo assicurati sul fatto che la linea seguita da Saladini fosse giusta, ma poi è arrivata la sentenza del Tar. L’ulteriore campanello d’allarme arriva quando leggiamo della cessione a Ilari. Qui nessun coinvolgimento, anche questo lo apprendiamo dalla stampa”.

“L’anno scorso, io e Versace, quando si temeva la scomparsa del calcio in città, eravamo con migliaia di tifosi a Piazza Italia. Pur senza centrare nulla, la gente chiedeva a noi. Allora ci sono state interlocuzioni con la Procura dopo i fatti Gallo. Converrete che se un organo dello Stato sceglie di cedere a Saladini, me ne devo preoccupare io? Il campanello d’allarme è scattato dopo. Anzi, ci sono state interlocuzioni nostre con la proprietà Saladini per le infrastrutture. Si ragionava in ottica di promozione in Serie A. Quindi perché dovevo preoccuparmi io di Saladini?”.

Brunetti: “dopo il Tar fatta richiesta in sovrannumero per la D”

“Dopo la sentenza del Tar, il Comune ha già chiesto l’iscrizione in sovrannumero in Serie D, in caso di non riammissione. Abbiamo parlato con Gravina, già eravamo intenzionati a fare il bando. Non lo abbiamo fatto per non indebolire la posizione della società in vista del Consiglio di Stato. Quindi aspettiamo fiduciosi martedì 29 e vediamo. O parleremo di Serie B, e quindi della proprietà, entrando a gamba tesa chiedendo un progetto affidabile. Se non dovesse essere così, facendo gli scongiuri, si ripartirà da una categoria che la Federazione ci assegnerà. La “D” è iniziale di “Dignità”. 

Versace: “Saladini principale responsabile, Ilari ‘utilizzato'”

Prende poi la parola il Sindaco metropolitano f.f. Versace: “non c’è un doppio binario, perché la prima uscita pubblica mia è del 14 giugno, dopo le parole del Ministro Abodi. Siamo gli unici allora ad alzare la voce contro chi rappresenta le Leggi dello Stato e smentisce le Leggi dello Stato. Non ricordo da quel giorno nessuna dichiarazione di nessun rappresentante della politica reggina locale o calabrese rispetto alle parole di Abodi. Tra il 10 e il 15 luglio c’è stata poi una lettera ai vertici nazionali. Non siamo stati a guardare, siamo stati vigili. L’unico campanello d’allarme acceso era il non pagamento degli oltre 750 mila euro e le dimissioni di Cardona”.

“Sono d’accordo sul fatto che Saladini sia il principale responsabile, Ilari è stato ‘utilizzato’. Questa cordata di imprenditori che si è fatta avanti già sta lavorando – da 3 mesi a questa parte – sui conti della Reggina. Non è uscita fuori l’altro giorno. Però, fino a un po’ di settimane fa, questi dialogavano con Saladini. Poi intorno a metà luglio Saladini cambia rotta, non si rivolge più allo studio ma decide di virare su Ilari. E così ci preoccupiamo quando scopriamo che l’unico titolare di questo fantomatico fondo era Ilari. In realtà il fondo era una scatola chiusa. Quanto emerso nelle ultime ore, con l’uscita pubblica dei nuovi imprenditori, fa capire che Ilari dice un’altra bugia. Non è vero che non ci sono acquirenti, ma è lui che continua a speculare, e così non si trova un accordo”.

Versace non molla: “spero in novità tra oggi e domani, i legali della nuova proprietà sono pronti”

“Le ore fino a lunedì diventavano sempre di meno, ma io spero sempre che tra oggi e domani possa succedere qualcosa. Noi siamo in prima linea per cercare di facilitare i contatti tra gli imprenditori e la proprietà. Noi abbiamo chiesto che qualcuno si facesse sentire, onde evitare che potesse essere la parola nostra contro la loro. Se l’accordo non si è ancora trovato è perché Ilari sta rivedendo il suo accordo iniziale con Saladini. Noi abbiamo chiesto che sia un nome di livello a rappresentare la nuova cordata, a prescindere dalla provenienza”. 

“Ora si lavori in silenzio e senza polemiche, facendo da mediatori affinché le quote vengano cedute, perché al Consiglio di Stato è importante arrivare con una nuova cordata. I legali dei nuovi sono già pronti, non necessita una procedura particolare”.

Cosa fare in caso di non riammissione

Brunetti: “Intanto la categoria deve essere riconosciuta dalla Figc. Gli uffici sono pronti e non vi nascondo che tanti interessati si sono informalmente presentati per informarsi in caso di non riammissione. Ma noi stiamo dando per scontato che il 29 perderemo. Non è detto, non è così. Si può riconoscere solo la Serie D, non l’Eccellenza, perché in Eccellenza ci sono già squadre del territorio comunale e la normativa parla chiaro. In D invece solo Locri e San Luca. Il Consiglio Federale deciderà non appena si esprimerà il Consiglio di Stato. La D comincerà il 10 settembre, ma la Reggina può chiedere un posticipo al 17 per l’inizio del campionato. Noi stiamo già interloquendo con qualcuno, ci sarebbero 10 o al massimo 15 giorni. I tempi sono ristretti, ma stiamo mantenendo attivi i contatti con chi ha deciso di impegnarsi per la Serie D”.

“Ilari ci ha mandato l’atto notarile. Al momento è lui l’unico proprietario, che ha acquistato la società a costo zero da Saladini al 90% di Saladini e al 10% di Ilari. La condizione è che qualora la Reggina riuscisse a rimanere in Serie B, entro il giugno 2024 la nuova proprietà deve pagare 4 milioni di euro alla vecchia. In caso invece di non riammissione entro tre giorni Ilari può esercitare la clausola”, ha ribadito Brunetti. Versace poi ha aggiunto: “è chiaro che dovrà essere chiesto un risarcimento danni, tutti i soldi dovranno spenderli per questo. I due Sindaci, a precisa domanda del Consigliere Sera, specificano che Comune e Città Metropolitana vantano alcune pendenze che la Reggina non ha provveduto a saldare, relativamente a Granillo e Sant’Agata.

L’intervento si chiude con una news di Ripepi: “io so che Ilari sta trattando la cessione avvalendosi di uno studio reggino, è giusto che io lo dica. E’ chiaro che debba coinvolgere le Istituzioni”.

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