Reggina sempre più a… “fondo”: toni duri in radio tra Ilari e i Sindaci. E la Sud espone un altro striscione

Manuele Ilari ha parlato a diversi media reggini oggi: ad Antenna Febea duro confronto in diretta radio coi due Sindaci f.f. L'incertezza è sul fondo inglese dopo la lettura dell'atto notarile

StrettoWeb

Non ci sono più aggettivi per definire l’attuale situazione in casa Reggina. Due mila versioni, attacchi diretti e indiretti, smentite, veleni, tanta incertezza. E quel dubbio sul “famoso” fondo. C’è o non c’è? Da atto notarile non c’è traccia, ma Ilari continua ad affermare il contrario. Nella giornata di oggi l’imprenditore romano è intervenuto in più media reggini, tra dirette social, siti online e radio. Ad Antenna Febea c’è stato anche un confronto molto acceso, in via telefonica, con i due Sindaci f.f. Brunetti e Versace. E intanto la Sud ha esposto un altro striscione fuori dal Granillo: “Il messaggio non è chiaro? A Reggio non ti vogliamo. Ilari Buffone”.

Io non sono il proprietario della Reggina, ho fatto solo il garante delle quote. La società l’ha acquistata un fondo inglese che, vista l’accelerazione e la fretta del venditore, in quel momento non aveva le traduzioni degli atti e la firma del console. Non poteva intestarsi le quote e le ha parcheggiate su di me. Vuol dire che in caso di riammissione il 29 trasferiremo le quote al fondo inglese”, ha detto Ilari ai microfoni del giornalista Gepy La Piana.

“Siccome nella gestione io dovrò affiancarmi di altre figure, tra cui un Vice Presidente che si occuperà della questione marketing, questa persona farà entrare un altro investitore, che è Gianluca Regali, della Lenori Spa, la quale fattura oltre 150 milioni. Entrerà questo gruppo e gestiremo la società nella maniera più oculata, perché ogni anno non si possono spendere 30 milioni quando se ne incassano 20. C’è anche un’omologa. Questo significa non prendere over 33, ma giovani. La Reggina ha una squadra molto anziana”, ha aggiunto.

“Io ho rifiutato l’invito del Sindaco perché, se devo venire per parlare di una cessione della società a terzi, noi non siamo interessati a scendere. Se il Sindaco invece vuole decidere come rafforzare la società, e quali sono gli obiettivi, noi siamo disponibili a incontrarlo. Avendo un fondo inglese noi avremo una gestione calcistica molto anglosassone. Quindi il fondo vuole investire sulla Reggina, sul villaggio della Reggina, sul centro sportivo, sullo stadio e altro, ha continuato.

“Noi stiamo facendo di tutto per andare al Consiglio di Stato preparati. Io avevo lavorato anche per mandare la squadra in ritiro, poi il Ds Taibi mi ha detto che è meglio restare a Reggio, ma poi si sono messi in mora. Poi abbiamo assunto medici, pagato i creditori, ripristinato i campi. Non è vero che uno non fa niente anche se sta a distanza. E c’è chi fa quello che dice il Presidente e chi va a ruota libera e rilascia dichiarazioni false senza autorizzazioni. La Reggina non ha un dipendente, i dipendenti verranno pagati a settembre e fanno parte di una cooperativa”.

“Il progetto noi lo presenteremo quando potremo farlo, dopo il Consiglio di Stato. Verremo a Reggio e andremo dal Sindaco, gli porterò il progetto. Ma si parlerà di questo, non di altro. Quest’anno non si può investire, c’è un’omologa del Tribunale. Porteremo giù una nuova classe dirigente, ora non possiamo presentare niente perché non posso annunciarle, non ho ancora firmato niente. Quando saremo in condizione, spiegheremo a tutti il progetto Reggina. Un progetto virtuoso, importante, dovrà diventare la vetrina del Sud Italia. Non si può fare dall’oggi al domani, va rinforzato il settore giovanile, acquisteremo giocatori importanti per la categoria, ma quest’anno non si può fare perché dovremo abbattere i costi”, ha detto ancora Ilari.

Pure un dettaglio su Bandecchi. “Anche Bandecchi mi supplicava di prendere la Ternana, mi mandava Ranucci alle 6 di sera pregandomi, ma io l’ho scartata perché il quadro economico non reggeva. Però poi se ne esce con quelle cose…”

L’intervento a Radio Febea

“I creditori li ho pagati due giorni fa. Quelli della cooperativa rimangono fuori, verranno pagati a settembre. Al Tar speravamo in una sentenza diversa. C’è un passaggio dove si lavorava a un comunicato congiunto. Il Sindaco non ha voluto più farlo e quindi è saltato. Se le Istituzioni vogliono vendere a terzi, non c’è alcun incontro da fare”, ha ribadito poi Ilari a Radio Febea.

“Se il problema sono i 30 mila euro dei dipendenti della Cooperativa, domani chiamo il fondo e facciamo il pagamento. Ci sono 140 mila euro di due giorni fa”, ha aggiunto in risposta al Sindaco Versace. Toni durissimi da parte sua e di Brunetti, collegati in radio. “Ilari, non ha avuto accortezza e delicatezza per presentarsi alla città dopo aver acquistato la società. Mi sono prodigato io a invitarla. Ometto cosa ha detto nella Pec, ma non c’è stata alcuna interlocuzione con me domenica. Ho parlato con Quaranta, e non con lei, noi non ci siamo mai incontrati”, ha detto Brunetti.

“Non si permetta mai di offendere la città dicendo che teme la sua incolumità. Non l’ha mai detto? E allora non l’ha scritta lei? Devo leggere la Pec? Non me lo faccia fare…”, incalza Brunetti.

“Saladini non ha venduto a chi capitava – ha ripreso poi la parola Ilari – lo ha fatto perché aveva le garanzie. Ha venduto alla Guild Capital che doveva scegliere un fondo, ma in quel momento non aveva i documenti. E così mi hanno chiesto di intestarmi le quote, ma era momentaneo, pensando che al Tar ci fosse altro esito. C’è la clausola risolutiva. Il fondo c’è, nell’atto notarile non c’è perché non aveva i documenti tradotti. L’atto si farà in Inghilterra dopo la riammissione. Il 20% lo prende la Lenori Spa, Gianluca Regali sarà il Vice Presidente. Ha già intrapreso contatti con Stellantis e Gruppo Evo”.

“C’era scetticismo nei miei confronti. All’inizio il clima della squadra era ostile, ma con Taibi ci siamo chiariti e confrontati, da persone serie. Ci dovevamo anche incontrare. Io dovevo scendere due volte, volevo anche parlare con Inzaghi, ma mi è sempre stato detto che non aveva intenzione di andare via, che si voleva dimettere”. Poi in chiusura il nuovo appuntamento coi due Sindaci: “Io il 27 agosto posso incontrare i Sindaci. Domani mattina posso chiamarli”.

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