Reggio Calabria, sono arrivati i nuovi cassonetti per la raccolta dei rifiuti ma sono abbandonati in un terreno | FOTO

Reggio Calabria, ammassati da mesi uno affianco all'altro in un terreno adiacente la SS106 a Mortara di Pellaro centinaia di nuovi cassonetti finanziati dall'Unione Europea che consentiranno la svolta della raccolta dei rifiuti in città. Quando la distribuzione nei quartieri? Dipende dal Comune

  • nuovi cassonetti reggio calabria
    foto di Salvatore Dato © StrettoWeb
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StrettoWeb

Avete presenti quei leggendari contenitori che a Reggio Calabria da circa otto anni sono diventati il più grande oggetto del desiderio? Parliamo dei cassonetti della spazzatura che l’amministrazione Falcomatà ha abolito nel 2015 sostituendoli con la barbarie dei mastelli porta a porta raccontati come “il futuro” e invece responsabili del più grande declino di decoro pubblico della città, sempre più sporca e puzzolente.

Ebbene, Reggio Calabria attende la svolta da anni. Da quando lo stesso Falcomatà, seppur a denti stretti, nella campagna elettorale delle comunali di due anni fa prometteva che avrebbe ripristinato i cassonetti durante il suo “secondo tempo“. Poi più volte il facente funzioni Brunetti ha annunciato il ritorno dei cassonetti, sin dal 2021. L’ultimo annuncio pubblico pochi mesi fa, a metà aprile, ai microfoni dei giornalisti. Ancora però nulla è stato fatto: eppure i cassonetti ci sono. Sono centinaia, svariate centinaia, e sono abbandonati in un terreno a Mortara accanto la SS106, in bella mostra, da molti mesi, forse più di un anno.

I cassonetti, ovviamente, sono differenziati. E consentiranno ai cittadini di gettare la spazzatura quando vorranno, senza l’insostenibile vincolo di giorni e orari, oltre a subire l’indecoroso scenario dei mastelli dietro il portone. L’installazione dei cassonetti smonterà in un secondo tutte le bugie che quest’amministrazione comunale ha propinato alla città negli ultimi otto anni: cioè che solo con i mastelli si potesse fare la differenziata, cioè che la colpa dei disservizi fosse dei cittadini incivili e “lordazzi”, cioè ancora che fosse l’Unione Europea a pretendere dagli enti locali il metodo di raccolta dei rifiuti porta a porta. Bugie clamorose che su StrettoWeb abbiamo sempre denunciato come tali e contestato con atti, documenti, fatti concreti e dati alla mano. Adesso c’è persino un adesivo gigante sui nuovi cassonetti “acquistati con il contributo dell’Unione Europea” (vedi fotogallery a corredo dell’articolo). L’ente comunitario dietro cui il Comune di Reggio si trincerava per scaricare la responsabilità della scelta dei mastelli, ha invece finanziato l’acquisto dei cassonetti! 

Tuttavia non c’è alcuna sorpresa: in ogni città d’Europa e del mondo la raccolta dei rifiuti funziona con i cassonetti. Pochi giorni fa abbiamo pubblicato il nostro reportage da Zurigo. Purtroppo a Reggio troppa gente s’è fatta prendere in giro, così come sulla Reggina anche sulla raccolta dei rifiuti. Nella città di allocchi e creduloni, tanti sono ancora convinti che il problema sia quello dei cosiddetti “lordazzi” e non hanno capito invece che gli unici responsabili della “lordia” della città sono gli amministratori di Palazzo San Giorgio.

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