Reggio Calabria, il GOM demansiona il primario di Oncologia dott. Pierpaolo Correale: la città perde uno dei suoi medici migliori

Reggio Calabria, Correale non è più il primario di Oncologia del GOM: aveva trasformato un reparto disastrato in un'assoluta eccellenza per tutto il Sud

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Pierpaolo Correale non è più il primario del reparto di Oncologia del GOM di Reggio Calabria. La delibera dell’Ospedale è di ieri, ed è stata pubblicata sull’Albo Pretorio nel primo pomeriggio, prima che lo stesso Correale ricevesse la relativa comunicazione via PEC. Il luminare, arrivato a Reggio Calabria da Siena nel 2017 dopo aver vinto il concorso, in pochi anni ha trasformato quello che era un reparto disastrato in uno dei rari fiori all’occhiello della sanità calabrese. Migliaia di reggini, calabresi e siciliani negli ultimi anni hanno deciso di curarsi a Reggio anziché andare fuori proprio grazie all’efficienza del reparto, alle terapie innovative e all’organizzazione messa in campo da Correale, rappresentando un vanto per il nosocomio reggino.

Adesso, però, è stato demansionato. Nella delibera si legge che Correale avrà un altro incarico “con successivo provvedimento“. In sostanza il dottore non sa cosa dovrà fare domattina. In ogni caso non rimarrà a guardare, tornerà a lavorare fuori Reggio dov’è molto ricercato grazie ai suoi titoli di altissimo livello scientifico, e intanto presenterà ogni tipo di ricorso contro il provvedimento appellandosi al TAR. Correale ha intenzione di andare fino in fondo. Lo scienziato ha già fatto una denuncia per mobbing e tre denunce penali per alcuni episodi che ha subito negli anni, sin da subito dopo il suo arrivo. Una volta ha persino ricevuto una nota disciplinare perchè è rientrato con un giorno di anticipo dalla malattia.

Quello che oggi accade a Correale è già successo negli scorsi anni al dott. Angelo Ianni, primario del pronto soccorso che dopo analogo provvedimento ha fatto causa contro l’Ospedale vedendo totalmente riconosciute le proprie ragioni in Appello; al dott. Stefano Palomba, primario di Ostetricia e ginecologia cui l’ospedale ha negato l’aspettativa per poi soccombere alla causa intentata dal medico in tribunale; e di recente anche alla dott.ssa Giovanna Malara, primario di dermatologia allontanata pochi mesi fa. Così l’ospedale di Reggio Calabria ha perso fior fior di professionisti e – nel caso di Correale – è una pagina molto triste per la città che aveva finalmente un punto di riferimento adeguato alle esigenze di cure dei tumori a cui potersi affidare non certo con la certezza di poter sconfiggere il male, certezza che non si può avere in nessun ospedale del mondo, ma con l’assoluta garanzia di ricevere le migliori cure del caso sia sotto il profilo medico che sotto l’aspetto umano, con il più alto livello di professionalità e competenza scientifica e un’organizzazione particolarmente efficiente sotto ogni profilo. Che peccato.

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