Riforme, ecco la bozza: elezione diretta del premier. Tutte le novità

Riforme, ecco la bozza: elezione diretta del premier, che nomina i ministri al posto del Capo dello Stato

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Premier eletto direttamente con il ballottaggio se nessun candidato ottiene il 40% dei voti, potere di nomina e revoca dei ministri e di scioglimento delle Camere. In sostanza la modalità di elezione resta la stessa, ma il Capo dello Stato avrà solo il potere di posticipare lo scioglimento delle Camere di sei mesi. Il premier, quindi, avrà maggiori poteri. Su questo sta lavorando, secondo il “Fatto quotidiano” il Ministro delle Riforme, Elisabetta Casellati, impegnata da settimane a trovare una quadra che possa anche allargare il perimetro della maggioranza.

Ecco i punti salienti della riforma:

  • Premier eletto direttamente per un massimo di cinque anni e non più di due mandati consecutivi prevedendo la figura, obbligatoria, del vicepresidente del Consiglio;
  • Diventa capo del governo chi ottiene il maggior numero di voti e almeno il 40 per cento dei voti validamente espressi, altrimenti si procede al ballottaggio tra i due candidati col maggior numero di voti;
  •  Per quanto riguarda i nuovi poteri del premier, invece, il presidente del Consiglio nomina e revoca il vicepresidente del Consiglio e i ministri (poteri che oggi spettano invece al presidente della Repubblica).

Secondo il “Fatto Quotidiano” si tratta di una prima bozza, un testo “snello di quattro articoli che va a modificare gli articoli 88, 92 e 94 della Costituzione attuale, relativi ai poteri di presidente del Consiglio e della Repubblica”.

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