Scilla, “vietati balneazione, navigazione e pesca”: trovato presunto ordigno bellico di fronte ad un lido

La Prefettura di Reggio Calabria ha richiesto un intervento urgente al Nucleo S.D.A.I. del Comsubin di La Spezia per bonificare l'area in cui è stato individuato il presunto ordigno bellico

StrettoWeb

La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Reggio Calabria ha reso noto ieri che lo scorso 20 agosto, presso l’ufficio Locale Marittimo di Villa San Giovanni, un turista ha sporto denuncia dopo aver avvistato un presunto ordigno bellico a Scilla. L’oggetto, “di forma circolare“, è stato individuato adagiato sul fondale marino, “nell’area ubicata nello specchio acqueo antistante la spiaggia libera a sud del Lido Paradiso“.

Nello specchio acqueo avente raggio di 50 metri dal punto del ritrovamento, si legge nell’ordinanza n°70 del 25/08/2023, “dal momento di pubblicazione
della presente ordinanza e fino a successiva modifica della stessa, sono vietati:
a) la navigazione, l’ancoraggio e la sosta di qualsiasi unità navale a qualsiasi titolo;
b) la balneazione e le immersioni subacquee;
c) le attività di pesca di qualunque natura e qualsiasi altra attività connessa con l’uso del mare e non espressamente autorizzata dalla scrivente”.

La Prefettura di Reggio Calabria, intanto ha richiesto un intervento urgente al Nucleo S.D.A.I. del Comsubin di La Spezia, al fine di bonificare l’area interessata.

Le unità in navigazione in prossimità dei limiti esterni all’area d’interdizione devono procedere con estrema cautela ed attenersi alle eventuali segnalazioni e/o disposizioni impartite dalle forze di polizia presenti in loco, valutando l’adozione di eventuali misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire il presentarsi di eventuali situazioni di pericolo”.

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