Scopelliti: “la fine della Reggina è l’ennesima vergogna, l’hanno stuprata come la città”. E svela un retroscena su Gallo e Saladini

Sono forti le dichiarazioni dell'ex governatore della Calabria Peppe Scopelliti sul caso Reggina e sulla tegola che oggi ha colpito la città

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Reggina, le parole di Scopelliti
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Questa sera, durante al presentazione del libro di Peppe Scopelliti a Palmi, non si è potuto non parlare di Reggina. “Ho fatto tante presentazioni del libro in giro per l’Italia, ma devo dirvi che questa mi ha fatto riflettere un attimo e mi ha provocato emozione – ha dichiarato l’ex governatore della Calabria -. Per la Reggina, purtroppo, era previsto questo epilogo. Io penso che si sia sbagliato tantissimo nella costruzione della difesa della Reggina, e parlo delle istituzioni. Non si è fatto squadra, non c’è un leader o un uomo che riesce ad aggregare e pensare per tutti. Io avrei coinvolto il presidente della regione. E sotto questo punto di vista paghiamo in maniera evidente tutte le nefandezze che la città di Reggio Calabria ha subito negli ultimi dieci anni“.

Io sono cresciuto nella curva della Reggina – ricorda Scopelliti – ma durante le ultime due esperienze, Gallo e Saladini, io allo stadio raramente sono stato presente preferendo la tv agli spalti. Mi chiedevo: perché persone che non avevano nulla a che fare con la mia città avevano deciso di investire nella Reggina? Questa squadra, come la città, negli ultimi dieci anni è stata stuprata. Oggi  bisognerebbe ripartire e trovare la forza per reagire, ma chi lo farà? Visti i tanti giovani che sono andati via. E’ una città con tanti anziani, che non ha più la forza di rialzarsi e ribellarsi. Questo è triste, angosciante, amaro”.

La Reggina era un simbolo che in alcune fasi storiche ha trainato la città. Questa grande sconfitta è l’ennesima subita dalla città. E nessuno si ribellerà di fronte a quest’ennesima vergogna che si è perpetrata sulla pelle dei cittadini“, conclude amareggiato Peppe Scopelliti.

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