“Street Food – Sicily on Tour”, tutto pronto per le prossime tappe. Prestopino: “continueremo fino alla fine dell’anno”

Tripletta di tappe ad agosto per lo “Street Food - Sicily On tour": dopo Rocca di Capri Leone, questa vivace scatola di eventi sfilerà a Calderà e poi si lancerà a Mazzarrà Sant’Andrea

  • Prawns burger - gamberoni e burrata
  • Folla piazza Gepy Faranda Rocca di Capri Leone
  • Nuntereggaepiu
  • Taglio del nastro Rocca di Capri Leone con Prestopino_sindaco Grasso_assessori e cons.
  • Panino Bufatlotto Rocca di Capri Leone
  • Rocca di Capri Leone folla Street Food Sicily on tour
  • Stand prawns burger con gente in fila
  • Roy Paci con Ottoni Animati e banda paese e pubblico Street Food
  • Stand hamburger di scottona Rocca di Capri Leone
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StrettoWeb

I fruitori dell’evento “Street Food – Sicily on Tour” sono stati molto voraci anche nella tappa di Rocca di Capri Leone ad onorare il “felino regale della Savana” che rispecchia il Comune ospitante. Ma lo “Street Food – Sicily On Tour” farà una tripletta di location, tutte della durata di quattro giornate: a seguire del borgo dei Nebrodi, si materializzeranno Calderà a piazza delle Ancore – Barcellona Pozzo di Gotto dal 10 al 13 agosto e Mazzarrà Sant’Andrea (già sperimentata l’anno scorso) dal 24 al 27 agosto.

Rocca di Capri Leone è stato un paesino tutto da scoprire che “non ha nulla della Savana”, che è abbarbicato sui Nebrodi e si trova contemporaneamente a meno di un chilometro da una gradevole riviera, si è proiettato con la sua Amministrazione (in primis il sindaco Bernardette Grasso e il consigliere comunale delegato al Turismo Ivan Carcione) verso il primo Street Food che ha fatto straripare la piazza Gepy Faranda con un timbro che risuona in tutta la regione. Turisti e residenti hanno afferrato il richiamo di questa manifestazione che ha dimostrato di essere da giovedì 3 agosto a domenica 6 agosto un esauriente volano di desideri per chi cerca un insieme di situazioni divertenti in un unico posto. La cucina tradizionale della Trinacria è sempre il. canovaccio che unisce persone di ogni età e di ogni professione.

A tessere la tela per la sesta tappa del suo Format culturale è ancora Claudio Prestopino che ha “srotolato” le sue casette bianche e blu (ormai inconfondibili come una “stella cometa”, stavolta in numero di sedici), insieme ai suoi compagni imprenditoriali dell’enogastronomia e ha già annunciato durante la prima sera di rassegna che ci saranno altre due tappe ad agosto, un chiaro segno del consenso ottenuto in questa sua maratona del gusto. “Continueremo con questo ritmo incalzante fino alla fine dell’anno – insiste Prestopino -. Siamo stati inondati dall’affetto della gente e dalle richieste delle Amministrazioni di espletare le nostre idee di turismo ampliato alle tradizioni della cucina che diventano modernità e stiamo tentando di andare incontro alle comunità che ci garantiscono una bella trasposizione del nostro progetto. Abbiamo assunto l’impegno di raggiungere altri siti che possono essere conosciuti mediante la nostra azione di risalto delle loro singolarità; dai produttori al paesaggio”.

Il Primo Cittadino di Capri Leone Bernardette Grasso ha spiegato che questa Kermesse è stata un bell’inizio per accostare il suo comprensorio a questa varietà di attrazione turistica e di legarsi a musicisti jazz del calibro di Roy Paci e degli Ottoni Animati che si concentrano sulla cultura popolare come quella del recupero delle bande musicali, ad artisti spassosi quali la “Nuntereggaepiù Live band” e alle gag dei comici di Sicilia Cabaret “Matranga e Minafò” e de “I Respinti” fino agli sketch degli artisti di strada.

L’esponente comunale Ivan Carcione, incaricato al Turismo e allo Spettacolo, ha ricordato che il proprio centro si sta occupando con una seria programmazione di turismo avendo già preso il treno dell’Albergo Diffuso che interessa una decina di territori in una superficie geografica circoscritta, come se fossero parte di un’unica famiglia. Una nota a parte merita il concerto di Roy Paci – talento internazionale che si è esibito con i valentissimi mattatori “Ottoni Animati”, originari del trapanese, con Emenél e con l’Associazione Culturale Musicale Banda Città di Capo d’Orlando & Co e la Banda Musicale Anspi Rocca Di Capri Leone.

Il trombettista Paci ha argomentato la sua felicità di aver partecipato a questa manifestazione che privilegia il progetto “Viva la banda” cioè il ripristino dello stile bandistico anche in versione jazz (vedi la rivisitazione del brano “Ciuri Ciuri”). L’artista ha fatto sapere sul palco che praticamente ormai solo lui e il Maestro direttore d’orchestra Riccardo Muti si battono per esercitare il pregio delle bande e per trasmetterlo nel mondo e, poi dal Social, in euforia: “Se non sono piazze, saranno i grandi viali ad ospitarci e riempirsi all’inverosimile di gente che canterà con noi! VIVALABANDA!”.

Offrire piatti diversi che si adeguano alla tappa è una prerogativa di questa iniziativa destinata a protrarsi nel tempo e restare nella memoria di chi segue le evoluzioni del contenitore viaggiatore: la specialità nuova a Rocca è stata per esempio il “panino ca’ meusa” di “Tony La Rustichella”, che, proveniente dal palermitano, lavora anche ad Acquedolci e ha proposto anche pane e panelle, poi l’hamburger di scottona, guarnito col formaggio ovvero il cheeseburger della Macelleria Picciotto; ancora, il Bis di arancini (cacio e pepe e col ragù del suino nero dei Nebrodi) e gamberoni e burrata anche detti “Prawns Burger”, entrambe le pietanze firmate da Rosticceria Francesco Torre di Rometta; e si avanza con il coppo di braciole di Pronto Griglia (Fish Mar) e il “Panino bufalotto” targato “Da Rocco”; poi, “Street Food del Tirreno” ha fatto rispolverare gli arrosticini e il panino con la porchetta e lo stand dei “Fratelli Salvà” ha dedicato alla rassegna sia i cannoli classici bianchi e neri sia i cannoli – gelato.

Non poteva mancare la sezione cocktail e della birra locale dello stabilimento “Kottabos”. Il patrocinio del Gal dei Nebrodi rimane incollato alla Kermesse in questa sua avventura tra le vivande tipiche e gli spettacoli originali che fanno la differenza.

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