Quella stupida idea di boicottare la partita del cuore per Gianluca Vialli e i bimbi autistici: Reggio sarà presente!

Il boicottaggio della partita del cuore per Gianluca Vialli e i bimbi autistici è un'idea totalmente deviata: non la organizza la FIGC ed è il più grande evento degli ultimi dieci anni in città. Il Granillo sarà una bolgia, e sarà un bene per Reggio che darà una bella immagine di sé in tutto il Paese e anche oltre

StrettoWeb

Facciamo una doverosa premessa: se la Reggina non è (o meglio, non è ancora, in quanto pende il ricorso al Consiglio di Stato) iscritta alla serie B che aveva conquistato sul campo, non è certo colpa della FIGC o di Gravina. Che di porcate ne hanno combinate e ne stanno combinando a iosa, vedi la situazione della Nazionale e le dimissioni di Mancini. Ma nel caso della Reggina sono stati gli errori del club a compromettere la regolare iscrizione della squadra amaranto, come hanno già certificato i magistrati di tre differenti Tribunali sportivi e amministrativi (FIGC, CONI e TAR) in tre sentenze con le relative motivazioni. Non c’è nessun complotto contro la Reggina, non c’è nessuna cospirazione contro Reggio Calabria, che ha ragione da vendere ad essere incazzata nera ma può prendersela soltanto con i veri colpevoli di questo dramma e cioè Felice Saladini e i suoi collaboratori. Ne abbiamo parlato a lungo su StrettoWeb negli ultimi mesi e non serve affondare il coltello nella piaga.

Andiamo oltre. Ammettiamo, per pura ipotesi, che contro Reggio e la Reggina ci sia stato un complotto dei poteri forti del Nord e del sistema calcistico e politico per fare fuori la squadra della città. Nessuno sa spiegare il perchè, ma facciamo finta che sia davvero così. In una favola di fantascienza è la Federazione, è il Governo, sono Abodi, Gravina e Balata (che tra l’altro nella vita reale stanno litigando tra loro, ma vabbè abbiamo già detto che è un film di fantascienza), che si sono messi tutti d’accordo per ordire questa trama contro la città calabrese dello Stretto.

Ebbene, che c’entra una partita del cuore organizzata da terzi, che nulla hanno a che vedere con la Federazione e con le istituzioni calcistiche e politiche? Perchè Reggio Calabria deve rischiare di esprimersi per l’ennesima volta come la città di ignoranza e sottocultura? Perchè deve esporsi a cattive figure a livello internazionale? Ammesso, e non concesso, che davvero la FIGC e chissà quale altro potere oscuro abbiano voluto escludere la Reggina dal calcio, con la complicità di magistrati di tutti i livelli, giudici e tribunali, ammesso e non concesso che sia così, che c’entrano i poveri bambini autistici o le associazioni di volontariato che hanno organizzato un grandissimo evento di sport, musica e spettacolo allo stadio Granillo di Reggio Calabria il prossimo 10 settembre con tantissimi vip di livello internazionale per raccogliere fondi per i bambini sfortunati? L’evento si chiama “The Legend” ed è organizzato da Alessandro Arena in memoria di Gianluca Vialli con il coinvolgimento di numerose associazioni di beneficienza. Il ricavato della serata andrà alla struttura We Aut, specializzata nell’assistenza ai bambini autistici. Sugli spalti non ci saranno Gravina o altri dirigenti federali, è un evento completamente slegato dalla Federazione che prevede la partecipazione di tantissimi personaggi famosi non solo del calcio, ma anche del mondo della musica e dello spettacolo.

Tra i calciatori presenti ci saranno tante bandiere che hanno fatto la storia della Reggina, a conferma che non è un evento che può essere minimamente confuso come qualcosa che rappresenta organismi avversi al club amaranto, alla città di Reggio e al territorio. Anzi. Reggio Calabria deve essere orgogliosa di essere stata designata per un evento così importante. Per questa partita del cuore, ci saranno Benny Carbone, Jorge Vargas, Francesco Cozza, Giacomo Tedesco, Emiliano Bonazzoli e David Di Michele tra i più gloriosi calciatori della storia della Reggina, oltre ad altri big del mondo del calcio come Marco Materazzi, Cafù, Sebastien Frey, Vincenzo Iaquinta, Julio Cesar, Amauri, John Terry, Ivan Zamorano, Zè Maria, Vincent Candela, Ernesto Chevanton, Tommaso Rocchi, Giuseppe Sculli, Simone Pepe, Marcio Amoroso, Kelvin Kuranyi, Marek Jankulosky, Francesco Colonnese, Cristian Terlizzi.

Ma non solo. Al Granillo ci saranno il Campione Olimpico Luigi Busà, Pierluigi Pardo, presentatore della trasmissione sportiva “Tiki Taka”, il giornalista Biagio Maimone, il gruppo musicale Eiffel 65, il conduttore televisivo Francesco Facchinetti, gli influencer Enzuccio e Le Twins, che hanno un seguito di 18.5 milioni di follower, il cantante brasiliano Gustavo Almeida, Il manager di Glorya Estefan J.C. Salvatierra, il tenore di fama internazionale Salvatore Cordella, il tenore del Teatro alla Scala di Milano Paride Cataldo e suo fratello il tenore Andrea Cataldo, i quali si esibiranno insieme formando un trio vocale di caratura mondiale, il cantante e compositore cubano Jon Secada, vincitore di due Grammy Awards, il quale ha venduto 20 milioni di album ed è stato il compositore per Gloria Estefan, Jennifer Lopez, Ricky Martin e il celebre cantautore Fabrizio Venturi, Direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, il quale si esibirà con le sue canzoni pochi minuti prima del calcio d’inizio.

Il pittore colombiano John Mejia, allievo di Botero, sarà presente alla partita e dipingerà, a bordo campo, per l’occasione, un quadro raffigurante il volto di un bambino autistico, che sarà l’immagine ed il simbolo della Struttura We Aut.

Di fronte ad un evento di questo tipo, che non potrà fare altro che risvegliare l’orgoglio dell’appartenenza reggina, come si può pensare soltanto lontanamente a parlare di “boicottaggio“? A prescindere che un eventuale boicottaggio si rivelerebbe in ogni caso di un clamoroso fallimento, perchè 30.000 presenze al Granillo le fanno soltanto i grandi nomi di musica e spettacolo previsti dal programma, personaggi di tale livello che a Reggio non si vedono da almeno un decennio per un grande evento di questo tipo e che sono in grado da soli di attirare molte più persone rispetto agli appassionati di calcio; ci sono poi i grandi campioni del calcio internazionale che solo per una foto, per un autografo, per un selfie richiamano molti appassionati a prescindere dalla Reggina.

Ma anche nei panni del tifoso amaranto, non potrà che essere un’occasione per gridare all’Italia intera quant’è grande, bella e calda la tifoseria di questa città. Quanto sa rispondere presente quando viene chiamata in causa, quanto può dare in termini di passione e presenze a questo Paese, a questo sport e al sociale. Non abbiamo alcun dubbio che il 10 settembre il Granillo sarà stracolmo e sarà una bolgia, per una partita del cuore che rimarrà per sempre nella storia della città. Sarà anche l’occasione per dimostrare a chi volesse investire in questa città, che farlo potrebbe essere conveniente. La rabbia per il dramma della Reggina dirottiamola altrove, dov’è giusto che abbia il suo bersaglio, sulle figure che sulla pelle di questa città hanno soltanto tentato di speculare e che pensano di poterlo fare ancora.

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