Come il Superbonus 110% sta strozzando lo Stato: “costa 3,5 miliardi al mese”

Con il Superbonus si va verso i 30 miliardi di spesa per lo Stato: un salasso che sta strozzando la Nazione

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Il Superbonus, ovvero l’agevolazione voluta dal governo Conte, ha causato un calo di gettito di 74 miliardi. Per Zanetti, consigliere di Giorgetti, “Draghi ha combinato un casino incredibile“. “Se non ci fosse stata la stretta al Superbonus fatta con il decreto di novembre dell’anno scorso, adesso lo Stato porterebbe i libri in tribunale“. E tutto questo rischia di ridurre ulteriormente gli spazi di manovra della legge di bilancio. Lo scherzetto, infatti, secondo le stime costerà 3,5 miliardi al mese. Una cifra che, se fosse confermata, potrebbe indurre l’esecutivo a una ulteriore stretta sulla Superbonus tanto caro all’ex governo grillino.

Nonostante il decreto di febbraio con lo stop alla cessione dei crediti, il Superbonus 110% continua a volare. Anzi, come dicono al Tesoro, ‘a fare danni enormi ai conti pubblici’. E non solo, perché al di là dell’impatto sulla spesa pubblica, che quest’anno è già stato di 21 miliardi, e potrebbe salire a 30, il governo è preoccupatissimo per l’aumento esponenziale dei crediti irregolari: 12 miliardi di euro nelle mani di imprese e cittadini che oggi valgono carta straccia. Una mazzata più forte di quella causata dalla risoluzione delle banche“. Lo si legge sul Corriere della Sera nell’edizione di oggi.

Anche con la stretta, nei primi sette mesi di quest’anno sono stati attivati altri 62 mila interventi edilizi che beneficiano del credito di imposta al 110%. Le detrazioni riconosciute solo sui lavori già conclusi sono cresciute in sette mesi di 21 miliardi di euro, da 46 a 67 miliardi, mentre i 110% ammessi sono saliti a 82 miliardi. La spesa crescerà ancora da qui a fine anno (ci sono altri 20 miliardi di crediti già ammessi a detrazione ancora da scontare), e avrà secondo il Mef ‘un impatto molto rilevante sulla manovra del 2024’. A meno che non arrivi una nuova decisione di Eurostat, che potrebbe cambiare completamente lo scenario, e le stesse prospettive della manovra (…)”.

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