Il caro scuola e quello zainetto uguale per tutti che torna virale ogni anno

Materiale scolastico a prezzi esorbitanti e famiglie alle prese con costi proibitivi: perché le soluzioni più semplici non sono praticabili?

StrettoWeb

Questa è la mia nipotina di 7 anni. Oggi sono andata a prenderla a scuola e mi ha spiegato che questo zainetto che utilizza non lo ha comprato. La scuola lo ha fornito, uguale, a tutti i bambini. Tutti con lo stesso zainetto, senza differenze tra chi ha “le principesse originali” e chi invece le “principesse dei cinesi“; senza differenze tra chi ha lo zainetto più bello e chi quello meno bello. E soprattutto, non so bene quanto costi uno zaino per bambini delle elementari, ma suppongo che bisogna mettere in conto almeno 50 euro, se non di più. E questo, pratico, leggero e spazioso, lo fornisce la scuola ad un prezzo simbolico che include anche diario, astuccio, quaderni e tutto il materiale che serve per la scuola per tutto l’anno.
A me sembra una cosa meravigliosa. Un grande segno di civiltà e di attenzione sociale.
Niente. L’ho voluto condividere su Fb perché so di avere tanti amministratori, insegnanti e dirigenti di più parti d’Italia tra i miei contatti, e magari potrebbe essere d’ispirazione.
Le cose belle e utili è meglio condividerle“.

Questo è il testo semplice, breve e conciso che nel marzo del 2018 scrissi in uno dei miei tanti post che, quotidianamente, pubblico sui social e su Facebook in particolare.

Lo zainetto virale

Ebbene, quel post ha avuto 193 mila condivisioni e più di 322 mila reazioni. Numeri che mai mi sarei aspettata, dato che il mio voleva essere un semplice e poco pretenzioso spunto di riflessione. Media nazionali come Il Fatto Quotidiano, La Stampa, Mediaset, Rai Radio 2 e molti altri mi chiamarono per intervistarmi sull’argomento, come è possibile appurare facendo una breve ricerca su Google. A me sembrava tutto così esagerato, tutto così “troppo” date le ragioni semplici per cui avevo scritto il post.

zainetto

Oggi, però, comprendo perché tanto successo per poche, dirette, parole e una foto allegata altrettanto semplice. E soprattutto scopro perché, ogni anno, in corrispondenza dell’inizio della scuola, il post torna virale dopo essere stato postato da questo o quel gruppo Facebook. E lo scopro ora, mi si perdoni il ritardo, perché ora ho due figli che vanno alle elementari e mi ritrovo ad avere a che fare con costi per materiale scolastico, soprattutto quest’anno, esorbitanti.

Zainetto uguale ma fantasia libera a costo quasi zero

Le famiglie, ahinoi, fanno sempre più fatica a far fronte a questo tipo di spese. E d’altronde a contestare il mio post, oggi come allora, sono coloro che amano l’apparenza. Coloro che i figli pensano di mandarli a fare una sfilata di moda e non a scuola. E che pensano che zainetto uguale significhi omologazione o soppressione della volontà dei bambini (e dei genitori). Invece no. Tanto che, quel progetto di cui lo zainetto blu di mia nipote faceva parte, prevedeva anche che ogni bambino che lo desiderasse potesse personalizzare astuccio e zainetto, dando così sfogo alla fantasia di ognuno dei piccoli studenti. A costo quasi zero.

Qualcuno mi ha contestato in privato che così si ‘uniformano’ i bambini e si appiattiscono i loro gusti – avevo risposto a qualcuno che mi accusava niente meno che di omologazione comunista (!) – Ma non è così, la scuola lavora su ogni singolo bambino con la didattica, sviluppando le potenzialità di ciascuno e valorizzando le attitudini personali. Non è lo zaino che fa la differenza”. Lo zainetto uguale è solo un modo per non avvilire chi, per forza di cosa, lo zaino da quasi cento euro proprio non se lo può permettere.

Condividi