Africa, migranti e intelligenza artificiale, il discorso del Premier Meloni all’Onu

E' durato circa 15 minuti il discorso del Premier Giorgia Meloni a nome dell'Italia all'Assemblea generale delle Nazioni Unite

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E’ durato circa 15 minuti il discorso del Premier Giorgia Meloni a nome dell’Italia all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “E’ un onore, per me, rappresentare l’Italia di fronte all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Un onore che, tuttavia, non è leggero come il privilegio, ma pesante come lo è la responsabilità. Perché noi viviamo un’epoca complessa, fatta di emergenze e mutazioni continue, e non possiamo permetterci il lusso delle frasi di circostanza, dei principi decantati ma non attuati, delle scelte facili in luogo di quelle giuste. Occorre tornare al senso profondo di ciò che ha dato vita a questo luogo, la Comunità delle Nazioni e dei popoli che si riconoscono nella Carta delle Nazioni Unite del 1945, nata per trovare soluzioni condivise che potessero garantire pace e prosperità”, sottolinea Meloni.

“La guerra in Ucraina? L’Italia ha scelto chiaramente da che parte stare. Lo ha fatto per senso di giustizia. Lo ha fatto perché è consapevole di quanto sarebbe difficile governare un mondo nel quale ha la meglio chi bombarda le infrastrutture civili sperando di piegare un popolo con il freddo e il buio, chi utilizza come arma l’energia e ricatta le nazioni in via di sviluppo impedendo di esportare il grano”, rimarca Meloni.

“Immigrazione? L’Africa non è in sé un continente povero ma è un continente sfruttato. Spesso l’approccio è stato predatorio, e ciononostante perfino paternalistico. Occorre invertire la rotta ed offrire un’alternativa seria al fenomeno della migrazione di massa, un’alternativa fatta di lavoro, formazione, opportunità nelle nazioni di provenienza, e percorsi di migrazione legale e concordata e dunque anche integrabile. Saremo i primi a dare il buon esempio con il ”Piano Mattei per l’Africa. Serve una lotta serrata ai trafficanti di essere umani”, sottolinea Meloni.

Poi un cenno ai rischi dell’intelligenza artificiale: “non sono certa che ci stiamo rendendo conto abbastanza delle implicazioni connesse a uno sviluppo tecnologico che corre molto più velocemente della nostra capacità di governarne gli effetti”, prosegue Meloni.

“L’Italia sostiene la necessità di una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rappresentativo, trasparente ed efficace. Che garantisca una distribuzione geografica dei seggi più equa e rafforzi anche la rappresentanza regionale“, conclude Meloni.

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