Emergenza migranti a Lampedusa, l’ex sindaco Martello: “politiche del governo fallimentari”

Lampedusa, l'ex sindaco Martello: "l'attuale primo cittadino se n'è andato a New York mentre viene convocato il consiglio comunale per dichiarare lo stato di emergenza

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Salvatore Martello, ex sindaco di Lampedusa, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.

Sulla situazione a Lampedusa. “Il sindaco non è rimasto a Lampedusa, invece è partito per New York. Se noi abbiamo convocato il consiglio comunale per dichiarare lo stato di emergenza, questo stato di emergenza chi lo deve governare se il sindaco se ne va? E’ la continuità degli sbarchi che ha messo in ginocchio tutto il sistema. Il problema vero è che oggi nessuno parla più dell’emergenza, ma all’interno dell’hotspot ci sono ancora più di 5mila persone. C’è la Caritas che dà da mangiare ai migranti perché dicono che è finito da mangiare all’interno dell’hotspot, ci sono i migranti che girano per il paese e chiedono da mangiare. Da un lato abbiamo il governo che certifica il fallimento delle sue politiche sull’immigrazione, dall’altro abbiamo il sindaco che scappa e abbandona l’isola, io sono preoccupato, a chi ci dobbiamo rivolgere? La visita della premier Meloni sull’isola non sarebbe utile, basti vedere quello che ha fatto in Tunisia: se tu fai un patto e non gli mandi i soldi vuol dire che stai prendendo in giro le persone. In una situazione così drammatica, il problema non è se viene o non viene la Meloni. In Italia il fenomeno delle migrazioni non è stato mai discusso e affrontato in Parlamento. Quando Salvini dice che dobbiamo fare i decreti perché si è aggravata la situazione, non è un problema di polizia. Con questi slogan la devono smettere tutti, anche la sinistra. La soluzione sarebbe il Global Compact, ovvero i corridoi regolari per sospendere questo scempio nel Mediterranneo, l’ha detto il Presidente della Repubblica”.

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