Giusy Versace festeggia i 40 anni delle Fiamme Azzurre

Giusy Versace è entrata a far parte delle Fiamme Azzurre nel 2015, all’apice della sua carriera sportiva, e con la maglia del Gruppo Sportivo ha segnato il record italiani dei 200 metri

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C’era anche quest’oggi nel Salone d’onore del CONI per le celebrazioni dei 40 anni delle Fiamme Azzurre: il gruppo sportivo del Corpo di Polizia Penitenziaria, costituito con decreto del Ministro della Giustizia il 25 luglio 1983, su iniziativa del magistrato Raffaele Condemi e del grande velocista Pietro Mennea.

Giusy Versace è entrata a far parte delle Fiamme Azzurre nel 2015, all’apice della sua carriera sportiva, e con la maglia del Gruppo Sportivo ha segnato il record italiani dei 200 metri (27″95) e 400 metri (1’02″61), di cui è ancora detentrice, vinto due medaglie agli Europei, e diverse partecipazione in campo internazionale, compreso le Paralimpiadi di Rio nel 2016.

Da quando Giusy è entrata in Parlamento, nel 2018, una delle sue principali battaglie è stata quella di far riconoscere pari opportunità agli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato: un traguardo importante che si è realizzato nel 2021, con un apposito Decreto Legislativo, all’interno della Riforma dello Sport. E proprio questa mattina, il capo del Dipartimento di Polizia Penitenziaria Giovanni Russo ha ricordato che le Fiamme Azzurre hanno arruolato ben 5 atleti paralimpici in merito a questo Legge.

Nel privato, inoltre, la Versace ha continuato a visitare le carceri, per raccontarsi davanti a detenuti e guardie e trasmettere i valori dello sport, come il rispetto della vita e degli altri e per trovare nuovi spunti su cui riflettere.

“Da atleta ho trovato nelle Fiamme Azzurre una famiglia che mi ha accolta e supportata, ma soprattutto mi è stata vicina nei momenti più difficili della mia carriera agonistica e sono grata a loro per le opportunità che offrono agli atleti e che ho ricevuto anch’io – racconta Giusy Versace – così come sono felice di aver contribuito a contrastare la disparità con gli atleti ‘normodotati’ a livello normativo e di aver promosso i valori dello sport all’interno delle carceri con iniziative importanti non solo per i detenuti, ma anche per i poliziotti penitenziari. Oggi mi sono emozionata nel rivedere le immagini dei successi degli atleti e ascoltare l’inno della Fiamme Azzurre cantato dall’amica Annalisa Minetti. Faccio un grosso in bocca al lupo a lei e a tutti gli atleti delle Fiamme Azzurre per i prossimi appuntamenti sportivi”.

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