Lo spot Esselunga è bellissimo. E i problemi non li ha di certo la bambina…

Riflessioni sullo spot Esselunga e sulla tanto discussa pesca della bambina, figlia di genitori separati

StrettoWeb

Non vorrei dilungarmi. Non ha senso. Ne ha parlato il mondo, continua a farlo adesso. Guardo poca tv, ormai. Lo faccio solo per le serie tv delle piattaforme streaming o per le partite di calcio, dove la pubblicità è praticamente assente. Le poche volte in cui la guardo, però, in caso di pubblicità faccio zapping. Ci sta. E, semmai dovessi dilungarmi su uno spot, lo guardo, senza attenzione, e… basta. E basta, non ci penso, non commento, non giudico. Non per forza bisogna commentare ogni cosa.

Spesso, però, mi preme commentare le assurde reazioni della gente, proprio di quella che ha bisogno di commentare ogni post, twittare in continuazione, dire tutto su tutto. Il riferimento, lo avete capito, è allo spot Esselunga sulla tanto discussa pesca della bambina, figlia di genitori separati. La pesca a me piace, è uno dei miei frutti preferiti. Sarà forse per questo che mi sta simpatica anche la bambina. Qualcuno pensa che l’idea nasca per rappresentare l’infanzia difficile vissuta dalla bambina, come tanti altri di questi tempi coi genitori separati e dilaniata dalle incertezze e dall’assenza delle due figure unite. Non perdo tempo dietro alle solite guerre tra chi ha ragione o torto, ogni esperienza familiare è soggettiva e ogni bambino la supera (o non la supera) a suo modo.

Però, l’ho visto per la prima volta qualche giorno fa, lo spot, sempre di sfuggita, ma questa volta con attenzione, perché mi ha colpito, mi ha lasciato qualcosa. Insomma, ha fatto centro. Alla fine, in tutta questa vicenda, a vincere è proprio Esselunga. Non solo il bel messaggio, ma anche il fatto che da giorni si parli solo di quello. Geni. Di certo, però, se qualcuno pensa che la bambina possa avere conseguenze psicologiche negative in futuro (ovviamente non lei, ma tutti i bimbi che rappresenta), mi viene da riflettere: siamo sicuri sia lei ad avere – ora o in futuro – problemi?

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