Polistena di nuova commissariata per i rifiuti: “i privati gestiscono il comune accompagnati dal sindaco”

La nota stampa del gruppo Fratelli d'Italia di Polistena in merito al commissariamento del Comune in materia di gestione dei rifiuti

StrettoWeb

La fallimentare Amministrazione guidata dal Sindaco Tripodi si fa nuovamente commissariare in tema di rifiuti al fine di portare avanti una sterile quanto strumentale protesta politica contro, a suo dire, la privatizzazione della gestione dei rifiuti e del ciclo delle acque“. Lo si legge in una nota stampa del gruppo Fratelli d’Italia di Polistena, circolo “5 luglio 1971”.

Premesso che ARRICAL, che ha il ruolo di gestire il ciclo dei rifiuti e delle acque per i Comuni calabresi – prosegue la nota –, è un’autorità a cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria e la Città Metropolitana di Reggio Calabria (art. 4 L.R. 10/2022) guidata da un consiglio direttivo composto da 40 comuni calabresi individuati tramite elezioni, anche il Comune di Polistena, pertanto, potrebbe far parte di questo organo, se mai uscisse dall’isolamento in cui è stato condotto in questi oltre 10 anni di Amministrazioni guidate direttamente o per interposta persona dal Sindaco Tripodi“.

Nessuna privatizzazione quindi ma l’estromissione dalla gestione e soprattutto dalla riscossione dei Comuni che, come Polistena, utilizzano questi servizi come leva elettorale.

Il Sindaco inoltre si contraddice con gli atti che quotidianamente pone in essere:

  • il servizio di raccolta dei rifiuti è in parte eseguito da ditta esterna come il noleggio dei mezzi di raccolta, la gestione del centro di raccolta è affidato a ditta esterna, la pulizia delle aree mercatali è affidata a ditta esterna, il tutto con notevoli esborsi mensili soprattutto per il noleggio dei mezzi che con i soldi spesi si sarebbero potuti acquistare;
  • e che interpretazione dare al progetto di “Ottimizzazione fasi di adduzione e distribuzione acqua potabile” per un importo di € 900.000 da realizzarsi in project financing, quindi con l’apporto di capitali privati, fino allo scorso anno, e ripetutamente per diverse annualità, inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche? E cosa avrebbero avuto in cambio i privati per le suddette opere se non la gestione della distribuzione e quindi la riscossione delle bollette del prezioso liquido?

Cosa deve difendere poi il Sindaco Tripodi e la sua fallimentare amministrazione? La sporcizia delle strade? La raccolta dei rifiuti che funziona a singhiozzo? L’acqua che manca durante l’estate in diversi quartieri cittadini per molte ore?

Stiano attenti, pertanto, i cittadini polistenesi a non farsi abbindolare dalle chiacchiere ma guardino ai fatti: i privati nella gestione del Comune sono entrati dalla porta principale accompagnati dal Sindaco! Meditate gente, meditate!“, conclude la nota stampa.

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