Ponte sullo Stretto, Donzelli a Reggio: “è necessario, lo faremo. Calabria e Sicilia torneranno il centro della civiltà”

Giovanni Donzelli, tra i principali esponenti di Fratelli d'Italia, partecipa alla Convention di ECR in corso in questo weekend a Reggio Calabria. L'intervista con tutte le sue dichiarazioni molto forti sul futuro di Calabria e Sicilia

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Donzelli a Reggio Calabria: "Ponte sullo Stretto necessario, così Mediterraneo tornerà centro della civiltà"
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L’Italia può avere nei prossimi decenni un ruolo centrale se ridiamo centralità al Mediterraneo. L’Italia può diventare il centro degli interessi mondiali per l’arrivo delle risorse naturali, terre rare ed energia, provenienti dall’Africa. Grazie alle interlocuzioni del governo Meloni, il Mediterraneo può tornare ciò che era alle sue origini e alla sua vocazione: il centro della civiltà. Su questo stiamo lavorando, e se questo accade Calabria e Sicilia saranno le locomotive non solo d’Europa ma del mondo“. Lo ha detto questa mattina Giovanni Donzelli, tra i principali esponenti di Fratelli d’Italia, durante la Convention di ECR che si sta svolgendo a Reggio Calabria in riva allo Stretto di Messina.

Donzelli è stato molto incisivo sul tema del Ponte sullo Stretto: “è certamente necessario, altrimenti com’è possibile collegare l’Africa all’Europa tramite il Sud Italia se non si può arrivare dalla Sicilia alla Calabria? Porteremo a termine il Ponte sullo Stretto che è un grande obiettivo strategico cui da sempre il Centrodestra sostiene“. Poi, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha aggiunto: “La politica non può rinunciare a fare le cose che servono alla Nazione per la pressione della criminalità organizzata, altrimenti vincono le mafie e perde il Paese. Noi facciamo quello che serve all’Italia, e il Ponte sullo Stretto serve all’Italia. Non fermiamo l’Italia per le pressioni della malavita“.

Il commento di Donzelli sulla manovra finanziaria e sulle rivelazioni di Amato rispetto alla strage di Ustica

Nell’intervento, Donzelli ha parlato anche della manovra “dove daremo priorità a famiglie e lavoro, stabilizzeremo il taglio del cuneo fiscale, manterremo il programma che abbiamo presentato agli elettori in campagna elettorale ovviamente sull’orizzonte dei cinque anni” e ha poi risposto alle domande dei giornalisti commentando le clamorose rivelazioni di Giuliano Amato sulla strage di Ustica: “ha detto cose importanti, da sempre chiediamo la desecretazione di tutti gli atti di quegli anni. In passato ha detto l’esatto opposto, ci chiediamo perchè in passato diceva l’esatto opposto. Quando le persone parlano è sempre una buona notizia, il problema è quando le persone stanno in silenzio“.

Le parole di Donzelli sul reddito di cittadinanza e sulla cultura della legalità: “il mito sia Gratteri, non Gomorra”

Con il Reddito di cittadinanza non si è fatto un danno alla criminalità. E non possiamo farci influenzare da qualche decina di manifestanti manovrati da alcune forze politiche o dalla malavita locale. Noi ci dobbiamo occupare di cosa serve alla nazione. Superare la follia del reddito è una cosa necessaria” perché il reddito “è una cosa sbagliata culturalmente” ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia che poi ha evidenziato come occorre “sostituire” un mito “sparso tra ragazzi“: “Preferisco ci sia il mito di Gratteri che il mito di Gomorra“.

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