Reggina, altro che “estranei”: alla processione il consigliere Califano si tradisce e si svela già legato alla Fenice Amaranto

Reggina, il consigliere comunale di Italia Viva (stesso partito di Brunetti) Gianluca Califano si smaschera subito durante la processione per la Madonna della Consolazione

StrettoWeb

Non sono passate neanche poche ore da quando il sindaco f.f. Brunetti, rispondendo ad una nostra domanda durante la conferenza stampa in cui annunciava di aver scelto La Fenice Amaranto per rilanciare la Reggina in serie D, asseriva che il consigliere comunale di Italia Viva Gianluca Califano e il presidente della Fenice Amaranto Virgilio Minniti fossero “estranei”. Su StrettoWeb, invece, avevamo svelato come fossero congiunti, in quanto la sorella di Minniti è sposata con il fratello di Califano, e per questo abbiamo chiesto al Sindaco se fosse imbarazzato per aver dato la Reggina al fratello della cognata di un consigliere comunale del suo stesso partito.

Brunetti non ha mostrato alcun imbarazzo, anzi, come se fosse tutto normale ha provato a spiegare che se avesse presentato la domanda la cordata degli imprenditori reggini, lui avrebbe avuto molti amici e parenti. Intanto molti stanno rilevando come nella commissione scelta da Brunetti per prendere questa decisione non ci fosse alcun componente dell’opposizione, mentre il consigliere Ripepi ha annunciato richiesta di accesso agli atti per avere le carte con l’obiettivo di comprendere le ragioni di una scelta che appare a tutti sbalorditiva, vista l’abissale differenza di solidità economica tra i due gruppi candidati e il fatto che il Sindaco abbia scelto quello palesemente peggiore.

In questo contesto assume molta rilevanza un episodio accaduto questa mattina durante la processione per la Madonna della Consolazione, dove c’era pochissima gente rispetto al solito e tutti – presbiteri compresi – non parlavano che del caso Reggina e della controversa scelta di Brunetti. Tra i consiglieri comunali c’era anche Gianluca Califano, che si è presentato all’evento pavoneggiandosi vistosamente con una evidente cravatta amaranto. In tanti, nel corso della mattinata, lo hanno stuzzicato su questo e Califano ha dato risposte che hanno tradito la sua estraneità dal congiunto neo Presidente della Reggina, anzi, che testimonia come Califano si senta pienamente coinvolto nel progetto della Fenice Amaranto al punto quasi di parlare a nome della nuova società.

Al contrario, il consigliere comunale delegato allo sport Latella non ha fatto alcun mistero ieri, durante la conferenza e chiacchierando con i giornalisti a margine dell’incontro, di aver discusso molto con Brunetti in quanto sia lui che Versace avrebbero preferito Bandecchi ma poi il f.f. comunale ha scelto La Fenice.

Crescono, quindi, le ombre su tutta questa operazione così come rimane grande il mistero sul legame tra Virgilio Minniti, il neo presidente della Reggina, e Nino Ballarino, il catanese proprietario della società. Si conoscevano già prima? Non si conoscevano già prima? Qualcuno li ha messi in contatto? E chi è stato? Minniti è un tecnico radiologo all’ospedale di Melito di Porto Salvo, Ballarino ha un’università telematica a Catania, la Fenice non ha neppure corsi in radiologia o infermieristica o affini. L’unico legame arriva proprio dal cognato di Minniti, Domenico Califano, fratello del consigliere comunale Gianluca (quello della cravatta amaranto), che ha ereditato dal padre il ruolo di sindacalista della UIL scuola e si occupa proprio di formazione (due anni fa è stato arrestato per una brutta storia di diplomi falsi).

Il neo Presidente della Reggina, Virgilio Minniti

Appare abbastanza evidente, quindi, che il legame tra la nuova società catanese che ha messo le mani sulla Reggina e l’Amministrazione Comunale sia profondo e che quindi fosse tutto già deciso dall’inizio, come Brunetti ha più volte fatto intendere pur non esplicitamente. Parlando con i giornalisti, anche ai nostri microfoni, nei giorni scorsi non ha fatto mistero di essere certo che “le domande arriveranno, anche numerose e importanti” quando gli chiedevamo se fosse preoccupato che il bando andasse deserto; poi con il coinvolgimento di Bandecchi più volte arrivavano frenate da parte sua, “andateci piano con Bandecchi” le sue testuali parole. Non capivamo perchè, anche a fronte dell’entusiasmo che montava in città per il coinvolgimento di un imprenditore di questo livello che – secondo testimonianze dirette – sarebbe partito proprio da Versace.

Vuoi vedere che quella della Reggina era una sfida politica tra sindaci facenti funzione, Versace con Bandecchi e Brunetti con Ballarino? E’ notorio che tra i due Sindaci ci sia stata una forte spaccatura, con Versace che nel tempo si è ritagliato una sua autonomia allontanandosi dalle logiche guidate dal vero Sindaco (sospeso) Falcomatà, a cui invece Brunetti è sempre rimasto fedele.

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