Reggina, Bandecchi a StrettoWeb: “domani presentiamo la domanda, se tutto andrà bene sarò il Presidente”. Strategica l’Università

Reggina, Stefano Bandecchi ha intenzione di guidare la nuova società e domani presenterà la domanda al bando del Comune. I dettagli

StrettoWeb

Alla fine Stefano Bandecchi si è convinto. Decisivo l’incontro di questo pomeriggio con un rappresentante calabrese dello studio Tonucci, anticipato dal sindaco di Terni qualche ora fa ai microfoni di StrettoWeb. L’imprenditore proprietario dell’Università degli Studi Niccolò Cusano guiderà il progetto per la nuova Reggina: lo conferma ancora a StrettoWeb, pochi minuti fa: “Domani entro le 13:00 noi ci presenteremo con un progetto nostro, in cui l’Università Niccolò Cusano avrà il 50% delle quote sociali e altri imprenditori locali avranno l’altro 50%. Per quanto ci riguarda la nostra idea è quella di riaccompagnare la Reggina fino alla serie C, e poi di cederla. L’intenzione è quella di tentare di salvare questa squadra quantomeno in serie D, perchè altrimenti in questo momento è concreto il rischio che possa sparire”.

Bandecchi è il primo candidato che annuncia l’intenzione di presentare la domanda al bando del Comune: “ci saremo, se ce la facciamo perchè ho visto che la situazione è complessa, mancano poche ore. In ogni caso speriamo di farcela per le 13, stiamo facendo tutto il possibile, presenteremo un’offerta per quell’orario, altrimenti troveremo altre soluzioni”. Bandecchi, quindi, ha dato la piena disponibilità all’interlocutore che sta organizzando tutto con una serie di soci di minoranza, reggini e calabresi, che andranno a completare la nuova società. Bandecchi, comunque, avrà la maggioranza e rivela: “ovviamente se tutto andrà bene io sarò il Presidente”. L’imprenditore livornese, che è una persona molto intelligente, ad apposita domanda ci ha risposto che Massimo Ferrero, “che è un mio amico”, non avrà alcun ruolo e alcun coinvolgimento nel progetto della nuova Reggina.

E’ molto probabile che Unicusano compaia anche nel nuovo nome che la Reggina dovrà assumere per il primo anno (ipotizziamo Unicusano Reggio ma è un dettaglio che si vedrà in seguito), come Bandecchi aveva già fatto con il Fondi nel 2014 e con la Ternana nel 2017. Proprio il ruolo dell’Università è strategico nelle intenzioni di Bandecchi, che poco tempo fa aveva chiesto informazioni sull’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria. Unico ateneo per stranieri del Sud Italia (Perugia e Siena sono le altre due uniche università per stranieri del nostro Paese), ha una storia gloriosa e un potenziale straordinario che oggi purtroppo è inespresso per i gravi problemi che attanagliano la struttura sempre sull’orlo della chiusura. Quello di Bandecchi a Reggio, quindi, potrebbe essere un investimento anche nella cultura e nella formazione con importanti ricadute di indotto sul territorio, in un progetto molto più ampio rispetto allo sport.

Infine, è importante sottolineare che non c’è alcuna legge che vieta di essere contemporaneamente Sindaco e proprietario e/o presidente di una squadra di calcio. Bandecchi si è dimesso dalla Ternana tre mesi fa, poche settimane dopo essere stato eletto sindaco di Terni, probabilmente per una questione di opportunità essendo sindaco nella stessa città della squadra che guidava, e non perchè costretto dalla legge, infatti con la sua Unicusano è tuttora proprietario della Ternana Women, la squadra femminile della città umbra e non c’è alcuna incompatibilità tra guidare la squadra di calcio di una città ed essere contemporaneamente sindaco. A maggior ragione se la città è un’altra, non c’è neanche alcun motivo di opportunità che consiglierebbe di rinunciare all’incarico: quella della Reggina per Bandecchi sarebbe un’attività imprenditoriale al pari di tutte le altre, forse con un po’ più di passione per il legame che ha già avuto modo di esternare nei confronti della tifoseria reggina ma in ogni caso senza alcun tipo di contrasto con l’incarico amministrativo da primo cittadino a Terni.

Bandecchi: "Unicusano prende la Reggina per traghettarla in serie C"

Per completezza, riportiamo di seguito anche le precedenti dichiarazioni di Bandecchi nell’intervista di poche ore fa: “Sarebbe davvero mostruoso se non ci fosse nessuno per riprendere la Reggina quantomeno dalla serie D, io avevo sperato che arrivasse qualcuno di serio anche in B […] La Reggina a me sta molto simpatica […] Io certamente potrei essere un partner interessante, interessato e volenteroso ad ottenere il meglio per la Reggina […] Con Reggio ho un legame speciale. 

Da dove nasce questa simpatia? 

E’ qualcosa che è nato nel tempo, forse anche per il fatto che avete la maglia amaranto come quella del Livorno e della bandiera di Livorno, la città in cui sono nato. E poi i reggini sono persone di animo e di cuore. Mi è piaciuta una cosa: io inizialmente avevo avuto degli scontri perchè con i reggini non ci eravamo capiti ma poi hanno dimostrato l’intelligenza degli uomini che sanno ascoltare, e allora ci siamo capiti. Avere a che fare una popolazione intelligente, per me è importante e questo legame con la Reggina l’ho esternato più volte e in alcune occasioni mi è anche costato qualche insulto di troppo”.

C’è qualche episodio particolare che ricorda?

L’affetto che Reggio Calabria mi ha dato da avversario sportivo non l’ho mai avuto da nessuno in vita mia. Mi hanno applaudito dentro lo stadio dopo che io avevo solo fatto quello che ritenevo onestamente giusto, cioè avevo detto che la Reggina doveva passare in serie B nel campionato sciagurato del Covid, quando era prima per distacco fino al lockdown. Ma io, molto sinceramente, non l’ho detto per la Reggina: l’avrei detto per chiunque altro fosse stato primo, perchè credo molto nella meritocrazia. I reggini potevano quindi tranquillamente fregarsene, e invece mi hanno lasciato con le lacrime agli occhi quando mi hanno applaudito al Granillo la prima vola che sono venuto a giocare a Reggio da avversario, e quel giorno sono rimasto meravigliatissimo apprezzando un pubblico così maturo e sportivo. Ero un avversario eppure mi hanno trattato in amicizia, lo reputo importantissimo e non è affatto scontato”.

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