Reggina, Brunetti non si presenta in Commissione. L’affondo di Angela Marcianò: “città merita chiarezza”

Il Sindaco f.f. Paolo Brunetti e il Direttore Generale del Comune Demetrio Barreca sono stati convocati questa mattina in Commissione Controllo e Garanzia

StrettoWeb

Non è ancora una partita chiusa quella che ha visto l’assegnazione dell’ex Reggina da parte del sindaco Paolo Brunetti alla Fenice. I lati oscuri di questa vicenda sono ancora troppi e a farne emergere di nuovi e inquietanti sono stati ieri due tra i diretti protagonisti: Gianni Latella, consigliere delegato allo sport per Comune e Città Metropolitana, e Maurizio Condipodero, presidente del CONI Calabria, intervistati dal direttore di StrettoWeb, Peppe Caridi. Latella, in particolare, ha spiegato come non fosse in accordo con il primo cittadino su quella assegnazione che oggi, col senno di poi, possiamo definire quanto meno affrettata e arbitraria.

Questa mattina, per far maggiore luce su quanto accaduto, il consigliere comunale Massimo Ripepi, presidente della Commissione Controllo e Garanzia, ha convocato “il Sindaco f.f. Paolo Brunetti e il Direttore Generale del Comune e RUP del procedimento Avv. Demetrio Barreca per discutere della procedura relativa alla manifestazione d’interesse con la quale il Sindaco f.f. ha assegnato la rappresentanza della Città di Reggio Calabria nel campionato di serie D alla Fenice Amaranto ASD“.

Emerge con prepotenza, fin dall’avvio della seduta, l’assenza del sindaco Brunetti. “Non è presente perché a Roma per impegni istituzionali“, dice in maniera lapidaria l’avvocato Barreca. Sottolineiamo che c’era, come sempre, la possibilità di collegarsi alla seduta in remoto, così come hanno fatto molti consiglieri.

Brunetti sta vigilando?

Ad aprire la seduta è il presidente Ripepi: “Ho fatto un accesso agli atti – spiega -, lo spirito di questa riunione è quello della trasparenza. Voglio chiedere al sindaco e al RUP delucidazioni in merito agli atti relativi a questa assegnazione. Per la Reggina c’erano tre proposte da parte di tre società. Due sono state valutate“, ovvero quella delle Fenice e quella di Bandecchi. “Chiediamo al sindaco le motivazioni della sua scelta. Avrei voluto chiedere a Brunetti anche delucidazioni in merito alla vigilanza: non c’è la Scuola Calcio, il personale al Sant’Agata non si sa se verrà assunto, quindi vorrei chiedere al sindaco che tipo di vigilanza sta svolgendo“, chiosa Ripepi.

Il verbale in gran parte è incompleto – prosegue Ripepi rivolgendosi al Segretario Generale Barreca, mancano dichiarazioni e firme dei commissari. E in ultimo non andava fatto un atto amministrativo che chiudesse il procedimento? L’accreditamento alla Fenice si fonda soprattutto sulla solidità economica, ma tra coloro che si sono espressi c’è l’Ordine dei Commercialisti“, per i quali non c’erano i presupposti per valutare quale fosse l’offerta migliore, dal punto di vista della solidità economica del soggetto da accreditare.

L’avviso pubblico e la solidità economica delle due società

Barreca ha spiegato che si è scelta la formula “dell’avviso pubblico, come si fece in passato quando ad aggiudicarsi la squadra fu la compagine di Mimmo Praticò“. Il sindaco poteva scegliere senza bisogno di una commissione, prosegue il RUP, ma ne ha chiesto comunque la presenza.

Il verbale non prevedeva la necessità della sottoscrizione di tutti i componenti, perché sono necessari solo presidente e segretario. Inoltre – dice il RUP – i verbali non sono stati protocollati perché non si protocollano, tranne se vengono indirizzati ad un destinatario. Il verbale, inoltre, esprime le posizioni di chi era intervenuto da un punto di vista tecnico“, sottolinea Barreca che più volte tende a sottolineare come i pareri politici siano stati ignorati nel corso di questa assegnazione, quasi a volersi giustificare per una scelta che, ad oggi, appare poco chiara.

La scelta è stata fatta in base alle dichiarazioni del presidente del Coni, perché c’era un progetto sportivo più” articolato e valido, continua il RUP. “Dal punto di vista finanziario i due soggetti si equivalgono, appaiono sostenibili, e per valutare la bontà di questo non servono i bilanci, perché pur nella loro solidità non è detto che impegnino tutto il loro patrimonio in questo progetto. Nell’avviso sono state chieste polizze fideiussorie, garanzie, dunque elementi concreti, non il volume d’affari generali del soggetto, ma quello specifico, quello che si voleva fare fare rispetto a quel progetto. La valutazione è stata fatta sotto un profilo prettamente tecnico – sottolinea ancora Demetrio Barrecatramite il parere di CONI e Ordine dei Commercialisti“.

I pezzi mancanti e quel “non ci siamo formalizzati”

Pungente e diretto, durante la seduta, l’intervento di Angela Marcianò: “a mio avviso l’istruttoria è carente e l’assenza dell’atto conclusivo finale mi ha lasciata perplessa. Non mi convince la risposta“, anche perché “il collegio dei commercialisti aveva chiesto approfondimenti che non sono stati fatti. Quindi mi chiedo come l’amministrazione comunale voglia vigilare sulla gestione di questa azienda“. Marcianò vuole poi vederci chiaro sui budget delle due società ma in merito Barreca non fornisce una risposta trasparente ed articolata.

Non solo. Angela Marcianò fa notare come “nel verbale del 7 settembre a pagina 5 si legge che mancano codice fiscale della società, partita iva, richiesta di ammissione nel campionato di serie D. Dunque – chiosa – mancano i presupposti” per l’assegnazione. A quel punto Barreca spiega che “si è voluto seguire un determinato procedimento non normato. Non è una procedura ad esclusione, ma c’è la possibilità di valutare la proposta nella sua complessità. Mancavano quegli elementi ma non ci siamo formalizzati in quel momento. Per gli altri – prosegue Barreca – mancava l’indicazione dei ruoli. Io ho saputo dai giornali chi erano“, rivela inaspettatamente.

E’ dunque, una procedura – quella scelta dal sindaco – che permetteva ciò che in effetti è accaduto: prendere decisioni senza dover rendere conto e soprattutto potersi giustificare in modo nebuloso in caso di richieste di chiarimento.

Seduta rinviata

In conclusione della seduta il consigliere Ripepi ha precisato che “la procedura è stata fatta malissimo, meglio non farla che farla così“. La Commissione, intanto, è stata rimandata a martedì prossimo, con la speranza che il sindaco non abbia un altro impegno istituzionale. Per il consigliere Milia (FI) non ci sono dubbi: “è stata una scelta politica, faremo domande quando sarà presente il sindaco Brunetti“. E dunque la città dovrà attendere un’altra settimana per cercare di far luce su una verità sempre più evanescente.

Reggina, le domande di StrettoWeb e le risposte di Latella e Brunetti (video integrale)
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