Reggina, l’ing Ciro: “scelta Brunetti senza precedenti, non seguirò la squadra per la prima volta dopo 46 anni. Mala politica ha completato distruzione della città”

Reggina, l’ing Ciro si scaglia contro la scelta di Brunetti di affidare la squadra al gruppo imprenditoriale di Catania

StrettoWeb

L’Ing. Vincenzo Antonio Ciro, “vecchio” tifoso ed ultras, cittadino di Reghion (così si firma) e candidato alle ultime comunali con la lista “Minicuci sindaco”, è perentorio contro la Fenice Aamaranto e la gestione di Brunetti: “dopo avere visto quanto successo in questi giorni, e tutta “l’indignazione” che ora esplode attorno alla Reggina , vorrei parlare pure io, se me lo consentite, non da politico sia pur piccolo ed insignificante, ma nella veste più degna di cittadino reggino, Tifoso ed ex Ultras dei “vecchi” tempi. Sto vedendo tutti e specialmente la politica di ogni colore (pensiamo all’ultimo comunicato dei Forzitalisti), gridare allo scandalo per la Reggina, urlare di indignazione e richiesta di dimissioni dalla pseudoopposizione della città metropolitana (scritto minuscolo apposta). Vedo i F.F. che prima non sapevano nemmeno che esistesse la Reggina, lasciandola fino all’ultimo sola ed in balia delle onde e del “feroce Saladini”, passare a deciderne le sorti. Questa Querelle è cominciata a fine Maggio, primi di Giugno, più di 90 giorni fa, ma ai tempi NESSUNO che avesse speso una parola, neanche nel proseguio se non in queste ultime settimane vicino al giudizio del CdS. Per il Brescia ci sono state interrogazioni parlamentari, è intervenuto il ministro dello sport, sono intervenuti parlamentari che poi si sono intestati anche la riammissione del Brescia, tutti della maggioranza di governo, la stessa che gestisce la regione e di cui un grosso rappresentante è della provincia di Reggio, che fino all’ultimo sono stati zitti, pensando che fossero solo scemenze non degne di nota, come anche hanno fatto associazioni neutre di destra e di sinistra, circoli pseudoculturali che, dall’alto della loro prosopopea erano convinti che fossero solo 4 stupidi a protestare ed anche pregati e stimolati si sono fatti i fatti loro perché “tanto che deve essere”, “non sono questi i problemi a cosa pensano sti storti”, “fanno bordello per la Reggina e non pensano alle cose serie”…. Finchè….. finchè non hanno scoperto che non erano solo 4 scemi, ma che erano tanti ed appetibili anche come bacino elettorale. Ed eccoli qui intervenire tutti, da destra a sinistra a fare promesse (false) a dare assicurazioni (piu false di un Bond argentino). Il resto lo sappiamo tutti, Reggina cancellata, titolo in mano ad una giunta comunale che non sapeva manco cosa fare, ma che è riuscita a completare i danni consegnando una squadra, cosa mai successa prima al mondo, a chi aveva meno soldi e garanzie, ed allontanando dalla squadra la maggioranza della cittadinanza”, rimarca Ciro.

“Perché? Non è questa la sede per parlarne. Concludo dicendo che qui siamo bravi tutti a parlare, a stare sul pulpito a criticare, ed a scendere in strada solo quando si intravede un tornaconto monetario, elettorale, fate voi, mentre si dovrebbe stare con le persone, con la gente per la strada sempre, e lottare, magari prima per la Reggina, il cuore di questa città, e poi, ascoltandone i bisogni, anche per la società. Che alla fine, in tutta questa boutade, abbiamo capito che quanto successo non è il fallimento solo della squadra, ma dell’intera città e del suo apparato politico ed economico. Ultima cosa, a me questa nuova società non piace, pochi soldi, poche idee, dopo 46 anni non farò abbonamento e non credo la seguirò, per coerenza neanche dovesse andare bene, ma ciò temo non succederà, come temo anno prossimo non riusciremo a riprenderci nome e marchio. Mi dispiace per coloro che ci hanno creduto, sostenendo una delle due offerte, e pur parlando di “solo per la maglia” hanno invece guardato solo il Presidente. Ho detto la mia, A voi la linea”, conclude Ciro.

 

Condividi