A qualche ora dalla scelta del Sindaco f.f. di Reggio Calabria Paolo Brunetti, si presenta ufficialmente a città e tifosi la “Fenice Amaranto”, la nuova società designata per far ripartire il calcio in città (dalla Serie D) dopo il disastro Saladini. All’E-Hotel, in pieno centro, la conferenza stampa davanti ai giornalisti per illustrare programmi e progetti.
A esordire è il Presidente Virgilio Minniti: “scusate per l’emozione, non sono abituato a tutti voi, siete in tanti. Scusate per la stanchezza accumulata in questi giorni. Vorrei fare dei ringraziamenti all’Amministrazione, da Brunetti e Versace passando ai componenti della Commissione. Ringraziamo anche tutti gli altri che hanno partecipato al bando ma pure i giovani imprenditori reggini”.
“Spero ci perdoniate il silenzio di questi giorni ma siamo abituati a lavorare. Vi chiedo qualche giorno di tempo perché si deve correre, dobbiamo metterci subito al lavoro. Presento il Direttore Ballarino e l’Avvocato Sbarbaro“, che poi prende la parola: “oggi noi qui festeggiamo il gradimento che la città ha voluto esprimere verso il nostro progetto, ma dobbiamo andarci a iscrivere al campionato di Serie D entro lunedì. Per questo nelle prossime 48 ore saremo poco social. Il passo immediatamente successivo è riappropriarsi del nome Reggina”.
Le parole del Dg provvisorio Ballarino
La palla passa poi al Direttore Generale Ballarino: “ci scusiamo se in questi giorni abbiamo preferito lasciare in pace anche l’Amministrazione, per metterla nelle condizioni di poter decidere senza pressioni. Cercheremo di essere pronti su questa situazione e stasera cercheremo di essere brevi. Fra poco partiremo per Roma, qualcuno rimarrà qua, oggi è stata fatta solo una parte ma entro lunedì alle 12 dobbiamo presentare tutta la documentazione, per una certa parte già fatta”.
Ballarino svela perché si chiama “Fenice Amaranto”
“Perché la Fenice Amaranto? Nella situazione in cui ci troviamo la sola parola ‘Fenice’ sta a indicare cosa è stato oggi la Reggina. Noi speriamo di contribuire insieme a voi per far risorgere questa Fenice e di far risorgere soprattutto la Reggina. Noi vogliamo stare con voi e vogliamo che voi stiate con noi. Non credo che siamo meno bravi degli altri, avete ragione a dire che non ci credete, ma dobbiamo dire grazie per il fatto che stiamo ripartendo dalla Serie D. Di parole se ne sono fatte tante, dobbiamo fare i fatti. Vogliamo dimostrarvi, con l’aiuto vostro e con le critiche anche, se giuste, che possiamo crescere”.
Ballarino: “perché abbiamo investito qui”
“Perché siamo venuti a Reggio Calabria? La ‘colpa’ è di Virgilio Minniti, mio partner. Lui ha detto: ‘forse è arrivato il momento di fare qualcosa per Reggio Calabria’. Io pensavo scherzasse, ma poi abbiamo seguito le vicissitudini. Siamo venuti a discutere, a vedere se c’erano le condizioni, abbiamo coinvolto l’Avvocato e siamo riusciti a creare una squadra vera, una squadra che in una settimana aveva il compito di fare una società”.
“La sera della manifestazione al Granillo ho visto tutte le dirette, lì ho richiamato Minniti per dirgli: ‘forse dobbiamo fare qualcosa’. Poi ho seguito i tifosi anche quando sono andati a Roma. Così dopo 30 anni mi è scattata di nuovo la passione”, aggiunge Ballarino, che ha confermato di aver lavorato, tra le altre, a Empoli.
“La forza della futura Reggina la troveremo nel Sant’Agata, vogliamo che cresca come qualcuno ha fatto 25 anni fa. Non vogliamo costruire dalla sabbia, ma dalla nostra storia che è la vostra storia. Oggi, però, la nostra realtà è la Serie D, è il Canicattì e la Sancataldese”.
L’organigramma
“Domenica inizia il campionato degli altri, noi speriamo di allungarlo il più possibile perché ne abbiamo bisogno. Il Presidente sarà Minniti, il Vice Presidente Fabio Vitale, il tesoriere Marica Ballarino, un consulente esterno della segreteria Giorgio Borbone, il Direttore Generale provvisorio Nino Ballarino, il sottoscritto, il Direttore dell’Area Tecnica Giuseppe Bonanno, il Ds Maurizio Pellegrino. Tutte le altre figure che andranno ad inserirsi nell’organizzazione saranno successivamente menzionati”, rivela Ballarino. Perché io provvisorio? Perché se si trova una persona più brava di me, bene, io rappresento la proprietà, sono solo Direttore”.
Le ambizioni
“Dove arriveremo? Io sono ambizioso. Sono partito dalla Sicilia con la mia azienda. In Serie D speriamo di essere di passaggio. Ringrazio chi ha creduto in noi e chi ci ha creduto meno. L’augurio è di far ricredere loro. Stasera potrei dire qualsiasi cosa, tanto c’è un anno di tempo per dimostrare. Io dico che sono qua per fare e andarmene, ma per crescere insieme a voi. Se lei mi dice in quanto tempo ce la faremo non lo so, non sono un mago, mi auguro il prima possibile di riportarla nei fasti della storia della Reggina”.
Ballarino: “non abbiamo intenzione di prendere l’Università
“Per quando riguarda il resto, noi non siamo l’Università Telematica Orizzonte-Docenti di Catania, noi siamo soltanto Orizzonte-Docenti. Ad oggi non abbiamo nessuna intenzione di andare a prendere altro, di prendere la ‘Dante Alighieri’. L’imprenditore va accolto, non criticato”.
Il nuovo allenatore e la squadra
“Franceschini? Ora mi ha dato questa notizia, non lo sapevo. La squadra? Fino alle 17.59 non sapevamo nulla sull’assegnazione della società. Da lunedì iscriveremo la squadra, da martedì potremo tesserare, quindi niente nomi. Taibi via? Noi dobbiamo avere una nostra struttura, ma non chiudiamo le porte a nessuno. Senza fare confusione, dobbiamo capire cosa ci serve e cosa no”.
Business
“Sul fronte pubblicitario metteremo qualcuno accanto per avere aziende nazionali e internazionali”.
Il Presidente Minniti: “vi racconto la mia storia”
“Sono stato fuori tanti anni per studio e lavoro, rientrando su Reggio ho trovato una città molto diversa da quando sono andato via e sentire tutto ciò che stava coinvolgendo la Reggina e il territorio sofferenti mi ha portato a parlarne con Ballarino, persona importante nella vita privata. Ho chiesto anche a lui un consiglio e alla fine siamo giunti a presentare la manifestazione”.
Ballarino: “non sapevo che non potevamo non chiamarci Reggina”
“Storia e logo? Per me la Reggina è quella, pensate che non sapevo neanche che non si potesse chiamare Reggina”.
Il budget
“Da budget abbiamo previsto 1,8 milioni di euro – esclusi i 400 mila per la domanda – ma l’obiettivo non è la spesa, ma spenderli bene”.