Reggina, la Fenice presenta Bonanno, Pellegrino e Trocini: “abbiamo solo 4 allenamenti, di cui nessuno a tutto campo”

La nuova Reggina, la Fenice Amaranto, ha presentato questa mattina in conferenza stampa il Dt Bonanno, il Ds Pellegrino e mister Trocini

Reggina conferenza presentazione Fenice di Pellegrino Bonanno e mister Trocini
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A due giorni dall’esordio ufficiale in campionato (a Locri contro il San Luca), la nuova Reggina, la Fenice Amaranto, ha parlato per la seconda volta alla stampa a due settimane dalla prima e fino ad oggi unica conferenza, a meno di un’ora dall’annuncio di assegnazione del Sindaco Brunetti. Il club ha presentato ufficialmente l’area tecnica, con il Ds Pellegrino, il Dt Bonanno e mister Trocini. L’idea era anche poter avere qualche anticipazione sul match di domenica, ma su questo l’allenatore è stato molto vago, per i pochissimi allenamenti a disposizione.

Trocini: “non ho fatto allenamenti a tutto campo, solo a metà campo. E stanno continuando ad arrivare calciatori”

Le parole del mister: “ogni calciatore ha la propria storia, c’è chi è più allenato e chi meno. Valutare la condizione fisica è complicato, abbiamo fatto quattro allenamenti, non è semplice in pochi giorni tutto questo, però i ragazzi sono vogliosi. L’unica cosa è non farli arrivare stanchi alla partita. Poi magari c’è chi ha 40, chi 60, chi 90 minuti. Il modulo? Ci stiamo conoscendo, in passato ho giocato tanto con la difesa a 3, ma questo è secondario. Devo mettere in campo una squadra equilibrata e ordinata, questo è il primo obiettivo. Come impiegherò gli under? Con il direttore abbiamo cercato di essere più pratici ed efficaci possibili, provare a prendere i migliori tra quelli disponibili a metà settembre e poi da lì capire come metterli in campo. Che quattro debbano giocare è una regola e poi si adattano anche gli altri sei. E’ stata una linea forzata, ma avevamo pochi giorni a disposizione”.

Sulla situazione attuale: “abbiamo fatto quattro allenamenti e ogni allenamento arrivano calciatori nuovi, scusate se mi prendo ancora qualche giorno per decidere sulla formazione e sulla disposizione degli under. Non ho ancora fatto allenamenti a tutto campo, ne ho fatti due a metà campo, e sono contento. C’è entusiasmo e se devo mettermi io a tagliere l’erba lo faccio insieme al direttore. L’entusiasmo c’è anche perché ci sono calciatori di un certo peso, che sanno cosa si giocano qui, però la serietà e la voglia di fare il massimo sono garantiti”.

Portieri? Non ce ne sono molti. Under o over? Vedremo. Sappiamo che ci aspetta un mese e mezzo importante, intenso, ma sappiamo che è una situazione difficile, i direttori mi hanno detto che il mercato non è chiuso”.

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Bonanno: “diamoci dei piccoli obiettivi, a febbraio Reggio guardava alla Serie A”

Parola al Direttore dell’Area Tecnica Bonanno: “in questo momento non abbiamo un accordo definitivo con il centro sportivo Sant’Agata. Andremo a vedere questo nel prossimo futuro, da ottobre in poi avremo le idee più chiare. Siamo felicissimi di quello che ci è stato già messo a disposizione con chi conosceva il territorio”.

Promozioni per i tifosi e campagna abbonamenti? A tutto questo abbiamo pensato, ma per ora ci stiamo occupando della parte organizzativa, totalmente diversa da qualche giorno fa. Ricordiamoci che a febbraio a Reggio si guardava in Serie A, ma costruendo e progettando vorremmo arrivare non in Serie A, per adesso, ma diamoci dei piccoli obiettivi, facendo sì che la gente fidelizzi con questa nuova realtà“.

“L’argomento settore giovanile lo abbiamo toccato due giorni fa, ma la priorità è la prima squadra. Proveremo a partire con una Juniores e degli Allievi, i campionati sono già iniziati, stavamo pensando inizialmente di pagare con la penalizzazione, ma pensiamo di costruire queste due. Non possiamo improvvisare, ma se lo facciamo ora è perché non vogliamo fare cattive figure, il settore giovanile deve essere un volano”.

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Pellegrino: “scelta in ritardo di allenatore e calciatori? Volevamo essere certi di vincere”

Palla anche al Ds Pellegino: “faremo ancora qualcosa nel mercato degli svincolati, anche qualcosa di costruttivo. Non è facile. Ci sono tanti calciatori svincolati, ma individuarne integrità fisica e comportamentale non è semplice. Non ci fermeremo, non ci siamo fermati, stiamo per completare con qualche altro innesto. Per l’attaccante siamo vicini a concludere questa entrata. Siamo fiduciosi che un buon giocatore venga a rinforzare la rosa. Il lavoro più complicato è stato invece sugli under, ma chi è arrivato secondo me è pronto. Ovviamente, per giocare con la Reggina, bisogna avere più personalità”.

“Prendendo calciatori di Serie C abbiamo cercato l’esperienza, ma anche determinate caratteristiche, duttili, affidabili. La visione verso questo campionato deve essere determinata dall’anomalia del calendario, con troppe partite in un mese. E’ un campionato totalmente diverso dalla normalità, questo approccio ci deve portare a ragionare con questa anomalia”.

Cosa ci aspettiamo per la prima al Granillo, al di là delle polemiche? La diffidenza ci sta, le polemiche lasciamole perdere. Noi vogliamo costruire, essere costruttivi, essere giudicati per i risultati e per quello che facciamo. Io, non venendo da Trento ma da Catania, ho sempre pensato che la passione e il trasporto dei tifosi non si comprano con gli slogan. Questo è un corso nuovo e tutti insieme dobbiamo pensare a costruirlo”.

Approssimazione su allenatore e calciatori, scelti in ritardo? Ci tengo a questo passaggio, per me fondamentale. Noi abbiamo deciso con la società, da sempre, che non avremmo chiamato nessun giocatore se non prima fossimo dentro la Reggina. E’ stata la prerogativa necessaria per essere credibili. Non è nel nostro costume fare in maniera diversa, volevamo essere ufficializzati, sapendo le difficoltà che avremmo incontrato. Meglio partire con ritardo”. Un passaggio francamente discutibile e un attacco anche indiretto all’altra cordata e a Taibi e Belardi, che avevano già scelto allenatore e buona parte dell’organico. Nessuno avrebbe vietato di muoversi con largo anticipo, promettendo solo in caso di vittoria del bando. Pazienza, ad esempio, aveva già accettato. Poi ha dovuto prendere atto della sconfitta al bando. Nessun rancore e nessuna mancanza di rispetto, ma solo ritardi che ora si ripercuotono sul campo.

“I ragazzi migliori, promettenti, i più bravi del settore giovanile della vecchia società sono stati rubati, non sono andati via. I giovani del territorio sono stati rubati, prelevati da altre società, ma oggi stanno piangendo per tornare alla Reggina. Mi prendo le responsabilità di quello che dico. Purtroppo non riusciamo a trattenerli e per questo va fatto un esame di coscienza. Siamo riusciti a recuperare un ragazzo che verrà annunciato oggi, si è reso conto che Reggio è la sua terra”.

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