Reggina, la Città Metropolitana libera il Sant’Agata da Saladini: c’è la revoca, buone notizie per la nuova società

Reggina, la Città Metropolitana ha inviato formale revoca alla concessione del Centro Sportivo Sant'Agata al club di Felice Saladini per il mancato pagamento delle rate previste dalla concessione. Perché è una buona notizia per la nuova società

StrettoWeb

La Città Metropolitana di Reggio Calabria guidata dal sindaco f.f. Carmelo Versace ha inviato formale revoca alla Reggina Calcio 1914 di Felice Saladini per la concessione che consente al club avviato al fallimento di avere l’utilizzo del Centro Sportivo Sant’Agata. Decisivo un sopralluogo dell’ente, coadiuvato dagli agenti della Polizia Metropolitana, volto proprio a garantire la regolare procedura di revoca che si appella – come da contratto – al mancato pagamento delle rate d’affitto previste dalla concessione.

Felice Saladini non ha mai pagato un centesimo per l’utilizzo del Sant’Agata, nonostante la concessione fosse molto vantaggiosa per il club e prevedesse un affitto annuo di appena 120 mila euro, pari a 10 mila euro mensili. Spiccioli, per una società di calcio che militava in serie B. Ebbene, Saladini – il patron della società che si presentava con il motto di “trasparenza e legalità” – già lo scorso anno (2022) non aveva mai pagato la cifra pattuita, al punto che la Città Metropolitana ha escusso la fideiussione depositata in garanzia per incassare il dovuto. Per il 2023, invece, l’ente aveva concordato con la società una rateizzazione dei pagamenti che però anche in questo caso non è mai stata rispettata. La Città Metropolitana – pur sollecitando più volte il club sui mancati pagamenti – non è intervenuta in modo coatto finché c’è stata la necessità di garantire alla squadra l’esistenza di un campo in cui allenarsi e una struttura adeguata alle esigenze della Reggina, ma adesso ha provveduto a revocare formalmente la concessione per evitare ulteriori problemi sulla gestione futura del Centro Sportivo.

Il Sant’Agata, quindi, è nelle mani della Città Metropolitana. La struttura dovrà essere concessa con un nuovo bando pubblico, ma l’ente è consapevole che una società in serie D non può avere le stesse risorse di un club in serie B quindi sta vagliando diverse soluzioni che possano coinvolgere anche le scuole calcio e le associazioni sportive del territorio in un progetto comune con la nuova Reggina, che avrà sempre la priorità e nei cui confronti c’è la massima disponibilità dell’ente ad assumersi la responsabilità di consentire alla nuova società di utilizzare la struttura già dalla prossima settimana, quando la nuova squadra avrà l’esigenza prioritaria di ritrovarsi, allenarsi, fare gruppo e avere un luogo fisico di riferimento in vista dell’esordio previsto per domenica 17 settembre.

Superato lo scoglio del Centro Sportivo, resta quello più importante: la presentazione delle domande al bando e la scelta su chi dovrà assumersi l’onere di guidare la nuova Reggina. Restano poco più di tre giorni ed è molto probabile che le effettive domande non verranno depositate prima della mattinata di giovedì, a poche ore dal gong, o nella migliore delle ipotesi nella serata di mercoledì anche alla luce dei tempi tecnici necessari a istituire nuove società, aprire partite IVA e tutto ciò che riguarda l’iter amministrativo e burocratico imposto dalla legislazione.

Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

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