Reggina, la lettera del Parroco a Taibi: “la nuova società ti tributi un applauso in un Granillo gremito”

A salutare l'ex portiere e Ds della Reggina Massimo Taibi, con una lettera, è anche il Parroco reggino Don Giovanni Zampaglione

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Ieri sera l’ex portiere e Direttore Sportivo della Reggina Massimo Taibi ha salutato tutta la tifoseria amaranto. Dopo oltre 5 anni, con una Serie B conquistata e una A sfiorata, si separano le strade con una piazza a cui ha dato tanto e che gli ha dato tanto. A salutarlo, con una lettera, è anche Don Giovanni Zampaglione. Di seguito il testo.

Carissimo Massimo ti scrivo,
Perché mi ritorna in mente, parlando di te (che ti ho conosciuto nel lontano 2000/2001) quando hai vestito la maglia della Reggina. In quell’anno eri riuscito a realizzare una rete su azione in serie A. Ricordo bene quella partita: Reggina -Udinese, con i bianconeri in vantaggio per 0-1 all’89’ ti sei portato nell’area avversaria colpendo di testa e vedendoti il tiro deviato in angolo. Sul successivo tiro dalla bandierina hai colpito ancora di testa, mandando in rete il pallone dell’1-1 finale. Subito dopo sei diventato il capitano della squadra. Alla fine di quella stagione la squadra amaranto andò in serie B e Taibi lasciò la Reggina”.

Caro Massimo te ne sei andato da numero 1 (spesso giudicato colpevole dei goal subiti…), ma dopo diversi anni sei tornato perché volevi riportare con la tua esperienza, con il tuo nuovo ruolo di DS la Reggina nell’olimpo del calcio. Ti sei calato bene nel tuo nuovo ruolo e nonostante le critiche, le situazioni difficili, in questi anni tantissimi giocatori hanno vestito la maglia della Reggina grazie a te. Nonostante tutto ti sei fatto scivolare addosso i peggiori insulti ed i migliori “complimenti “. Solo uno come te che ha vestito la maglia numero 1 sa di che cosa parlo. Il ruolo del portiere come quello del Ds non è un ruolo per tutti: ci vuole grinta, fare le giuste scelte, coraggio, anche nelle giornate più nere dove purtroppo si può uscire solo con le proprie forze”.

“Caro (capitano) Massimo tutte queste qualità sono presenti in te: coraggio, personalità, equilibrio mentale. In questi ultimi mesi da “SOLO” (=solo) come nella solitudine del ruolo del portiere ti sei “buttato” senza paura a salvare la porta della Reggina da quello che è stato l’unico goal che non doveva prendere: esclusione dalla Serie B. Hai cercato di fare la parata della vita: salvare la Reggina… ma alla fine (ultimo ad abbandonare la nave!!!) ti sei dovuto arrendere. Assieme a te ci siamo arresi noi tifosi amaranto. È stata una dura prova!!!! Ha messo in ginocchio i tifosi e l’intera città di Reggio Calabria”.

“Nonostante tutto la città si è rialzata e ha ripreso la strada (Serie D) nella speranza di tornare a calpestare i campi di Serie B o A… Carissimo Massimo ti dico semplicemente grazie a nome di questa bellissima città di Reggio Calabria che vuole “rialzare la testa” sotto tutti i punti di vista e non solo dal punto di vista calcistico. Reggini restiamo uniti e vogliamoci bene perché solo se si sta Uniti si possono risolvere tantissimi problemi. Massimo ti dico inoltre grazie perché ci hai insegnato (nel tuo piccolo e con spirito di umiltà) che nella vita non bisogna mai abbandonare la barca della vita e soprattutto bisogna lottare accanto alla squadra sino… ALLA FINE!!! P.S. Ti auguro di continuare a essere un numero 1 nella vita di ogni giorno!!! SURSUM CORDA SEMPER!!!”.

Mi auguro che la Reggina Calcio e la nuova società possano tributarti il giusto riconoscimento con un meritato applauso in un Granillo gremito alla prima partita utile giocata in casa dalla squadra amaranto”.

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