Reggina, Mimmo Praticò: “ecco cosa serve per ripartire. Ritiro Amoruso? Sono perplesso…” | VIDEO

Mimmo Praticò parla di Reggina a margine dell'evento al Circolo del Tennis "Rocco Polimeni" di Reggio Calabria

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Mimmo Praticò parla della Reggina: "ripartenza? Vi dico la mia..."
StrettoWeb

Otto anni fa come adesso, esattamente come adesso. Era l’estate del 2015 e lui, Mimmo Praticò, fu l’uomo della ripartenza. Dopo la lunga e vincente era Foti, toccò a lui, uomo di sport e reggino, far ripartire il calcio a Reggio Calabria dopo il fallimento. Oggi, ovviamente, non può che provare dispiacere, delusione, tristezza, da tifoso reggino prima e da ex dirigente e Presidente poi.

Ed è quello che ci confida in un’intervista a StrettoWeb, a margine dell’evento al Circolo del Tennis “Rocco Polimeni” di Reggio Calabria in cui l’ex arbitro Rosario Lo Bello presenta il libro scritto per il papà Concetto. “Provo grande dispiacere, mi viene la pelle d’oca. Chi viene da fuori non può avere l’impegno e l’amore dei reggini. Mi auguro che tra tutte queste cordate ci sia quella giusta, non vorrei cadessimo dalla padella alla brace”, afferma.

Qualche ora fa, a proposito di cordate, c’è stato il ritiro pubblico del gruppo capeggiato da Nick Amoruso: “il ritiro di Amoruso mi lascia molto perplesso – dice Praticò – non capisco perché ha già chiuso la porta senza averla neanche aperta. Mi auguro che chi viene a Reggio affronti il problema sapendo a cosa va incontro. La Serie D non è una passeggiata. Se ci saranno 10 persone, devono mettere 200 mila euro ciascuno, è inutile presentarsi con 50 mila, che durano da Natale a Santo Stefano. Serve solidità finanziaria e amore per la Reggina”.

Infine, sui tifosi: “che non ci siano i ‘tifosi della vittoria’, non servono. Ce ne sono stati 15 mila contro l’Ascoli, ora che 10 mila sottoscrivano l’abbonamento”.

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