Reggina, il clamoroso retroscena: Brunetti ai tifosi, “meglio 10 anni di Serie D ma fatti con dignità”

Nuovi clamorosi ed agghiaccianti retroscena dall'incontro tra alcuni tifosi della Reggina e il Sindaco Brunetti di domenica mattina a Palazzo San Giorgio

StrettoWeb

Emergono nuovi retroscena, clamorosi ed agghiaccianti, dell’incontro tra alcuni tifosi della Reggina e il Sindaco Brunetti di domenica mattina a Palazzo San Giorgio. Dopo il confronto Ultras-Sindaco-Ballarino, quest’ultimo è andato via, così come il tifo organizzato, e nelle stanze del Comune il facente funzioni ha accolto alcuni sostenitori amaranto decisamente arrabbiati per la sua decisione. Così arrabbiati che testimoniato a StrettoWeb quanto accaduto.

La delegazione dei presenti ha voluto spiegazioni, chiedendo le motivazioni della scelta Fenice Amaranto a discapito del gruppo Bandecchi: “meglio 4, 5, 10 anni di Serie D ma fatti con dignità”, la risposta pronta di Brunetti mettendo sulla bilancia le due cordate. Dunque, a detta sua, meglio che una piazza come Reggio Calabria – che a maggio si giocava la Serie A con Pippo Inzaghi e che in Serie A ci ha militato per 10 anni – vivacchi in Serie D per 4, 5, magari anche 10 anni anziché finire nelle mani di un personaggio che evidentemente a lui non piaceva, considerandolo alla stregua di Gallo e Saladini.

Ma non è l’unico assurdo retroscena di quella mattina. Alla riflessione dei tifosi “guardi che con Belardi la squadra era già fatta”, per tutta risposta Brunetti ha replicato: “e perché non lo hanno messo nel business plan?”. Lo stesso business plan diventato ormai tormentone in seguito alla conferenza stampa di venerdì sera. Come se il business plan, da solo, potesse orientare una scelta. Un business plan è solo una previsione, in cui si può inserire qualsiasi cosa, ma che comunque va rispettato.

Il gruppo Bandecchi non aveva inserito neanche i dettagli tecnici mentre, ha riferito Brunetti alla delegazione dei tifosi presenti, la Fenice ha inserito anche “i costi dei medicinali”. Tutto bello, tutto bellissimo, ma quel business plan ad oggi non è rispettato. Hanno previsto i costi dei farmaci ma ad oggi non sono stati in gradi di mettere giù un briciolo di organizzazione, dopo una settimana. In quanto a previsioni, sono tutti bravi, ma poi servono i fatti. La gente è stufa, lo ha dimostrato e non ha più intenzionate di aspettare parole, comparsate radio o tv. Vuole i fatti. E, soprattutto, vuole uscire al più presto da questa Serie D. Chi spiega a Brunetti che Reggio Calabria in D non ci può stare se non per caso, a seguito di una disgrazia e soltanto per un anno di velocissimo passaggio?

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