La Reggina riparte dal Bocale? C’è Myenergy, un contatto con Bandecchi e una grande idea per il Sant’Agata

Altro che Fenice Amaranto: grande fermento per rilanciare la Reggina partendo dal Bocale, che oggi milita in Eccellenza ma è primo in classifica a punteggio pieno

StrettoWeb

Qualcuno continua a insistere per chiamarla Reggina, e accusa StrettoWeb di “remare contro” soltanto perchè chiamiamo le cose col loro nome: eppure la Fenice Amaranto è semplicemente Fenice Amaranto e con la Reggina, al momento, non ha nulla a che vedere. Se riuscirà a rilevare nome e simbolo lo dirà soltanto il tempo. Dopotutto che al momento non rappresenti la Reggina lo hanno evidenziato a chiare lettere i tifosi con gli striscioni della prima trasferta a Locri dove hanno espresso la propria posizione evidenziando come il primo obiettivo è proprio quello di recuperare marchio e identità. Che quindi oggi non ci sono.

Chi l’ha detto, però, che a proseguire la gloriosa storia della Reggina sia proprio la Fenice Amaranto? Al momento non ha alcun legame con la Reggina, e sarà molto difficile che riuscirà a rilevare marchio e nome se – come appare ormai purtroppo scontato – non riuscirà ad ottenere la promozione in serie C in questa stagione. Il mercato è stato molto deludente, appare improbabile che questo organico possa competere anche solo per i playoff che comunque non contano nulla. In città tra gli addetti ai lavori è forte il dubbio che la società riuscirà persino a concludere la stagione. E allora qualcosa si muove, proprio perchè Reggio Calabria non è Giarre, non è Paternò, non è Lentini, con tutto il rispetto per queste piccole realtà dove un club come la Fenice avrebbe potuto dignitosamente esprimersi. Qualcosa si muove perchè la città non può rimanere vittima del clamoroso “errore” (ad essere ingenui) di un Sindaco facente funzioni, per giunta evidenziato persino dai suoi stessi consiglieri politici ed esponenti dell’Amministrazione.

Qualcosa si muove, ed ecco che dopo settimane in cui tutte le forze sane e positive di questa città non si sono date pace e non si sono volute arrendere alla mediocrità eterna, si inizia ad intravedere una strada per la rinascita. Una via per la ripartenza. Un percorso che passa da Bocale, la squadra di calcio reggina che milita in Eccellenza e che, dopo due partite, è prima in classifica a punteggio pieno: all’esordio ha vinto in casa 1-0 contro lo Stilo-Monasterace e nella seconda giornata ha battuto lo Scalea 1-2 in trasferta. Domenica ospiterà il Gioiosa alle 15:30. In classifica a punteggio pieno c’è anche il Cittanova, la super favorita per la promozione in serie D, ma a Bocale sta succedendo qualcosa di importante. Praticamente tutta la cordata che faceva capo a Stefano Bandecchi ha deciso di investire nella squadra: c’è Myenergy, c’è stato un primo contatto con l’Unicusano, 2F Motors e Salvatore Maio c’erano già.

Abbiamo sentito il Presidente del Bocale, Filippo Cogliandro, che ai microfoni di StrettoWeb ha confermato tutto:

Con Bandecchi c’è stato un contatto, vediamo cosa succederà. Non è comunque una cosa imminente. Vediamo come ci comportiamo, se saremo bravi per meritarci il suo ingresso… Vediamo dove saremo a dicembre in classifica. Noi quest’anno non siamo costruiti per vincere, è molto difficile, e il campionato è già iniziato, quindi non c’è tempo… però abbiamo iniziato bene, due vittorie su due, e speriamo di continuare così. Se la promozione sarà alla portata, sul mercato invernale con Unicusano potremo intervenire in modo adeguato. Intanto sta già arrivando Myenergy”.

Filippo, a questo punto la domanda è d’obbligo: pensate di partecipare anche alla manifestazione d’interesse che la Città Metropolitana dovrà fare per il Centro Sportivo Sant’Agata? 

Perchè no, non lo escludiamo affatto. Abbiamo già una società appositamente creata poco tempo fa per tutta la situazione delle ultime settimane, che si chiama Foot Ball Club Reggina”.

Con Bandecchi e tanti imprenditori reggini, il Bocale potrebbe diventare la Reggina rilevando marchio e nome per la prossima stagione? 

Direttore, non mi faccia dire altro. Ma lei ha già capito tutto, è una persona troppo intelligente…

E’ chiaro il messaggio? Con due squadre di Reggio Calabria in serie D (il Bocale e la Fenice), per giunta una reggina al 100% e sostenuta dagli sponsor e dai tifosi, mentre l’altra forestiera e voluta soltanto dalla peggiore politica, bisognerà poi vedere chi avrà le risorse per garantire l’iscrizione al prossimo campionato, a recuperare il logo e il marchio, il nome storico, chi offrirà di più… Per ora è tutto fantacalcio, ma di certo c’è che per Stefano Bandecchi questa storia non finisce qui. Nell’ultima intervista a StrettoWeb ha detto che “lo sgarro che ho subito a Reggio Calabria sarà pagato politicamente” e in vista della candidatura a Sindaco già annunciata, il proprietario di Unicusano non ha certo perso la voglia di rilanciare la Reggina ad altissimi livelli. E il gruppo di imprenditori reggini che aveva creduto in quel progetto rimane al suo fianco. Ci vorrà semplicemente un anno in più, ma questo dipende soltanto dalla scelta che ha fatto Brunetti.

Capito perchè la chiamiamo Fenice, oltre che perchè è il suo vero nome ufficiale in FIGC? Non ha nulla a che vedere con la Reggina nel presente e potrebbe non averlo mai neanche in futuro; in ogni caso rischia di fare la muffa nei Dilettanti sempre che riesca a concludere la stagione (e se non riuscisse a vincere il bando per il Sant’Agata sarebbe praticamente impossibile; stavolta non deciderà Brunetti perchè dipende dalla Città Metropolitana). Forse un po’ per tutti è il caso di iniziare a rivolgere le attenzioni qualche chilometro più a Sud del Granillo, al Campoli di Bocale. Perchè l’embrione della nuova Reggina è già lì, dove Reggio si rivolge al mar Jonio dalle cui onde Venere vergine nacque…

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