Reggina, Ripepi: “farò accesso agli atti, Brunetti ha scelto chi fattura 5 milioni rispetto a chi ha un patrimonio di 3 miliardi”

Reggina, Ripepi si scaglia contro i presidenti di camera di commercio e Confindustria: "è ora che si dimettano". Un imprenditore della cordata Bandecchi: "sono sconfitto ma pronto a sostenere la nuova società"

StrettoWeb

A Palazzo San Giorgio, qualche ora fa, Paolo Brunetti, il sindaco f.f., ha annunciato di aver scelto – tra le due cordate che hanno manifestato interesse verso la nuova Reggina – quella della “Fenice Amaranto”. Battuto quindi il sodalizio di Bandecchi che, al suo interno, aveva molti imprenditori reggini. La scelta ha sicuramente provocato molta discussione tra gli addetti ai lavori ed i tifosi anche alla luce della polemica per la presunta vendita ai privati dell’Università Dante Alighieri.

Il consigliere comunale di opposizione, Massimo Ripepi, in una diretta facebook, non le manda a dire: “farò l’accesso agli atti, lunedì andrò in comune per vedere tutti i verbali. Inoltre, convocherò una commissione controllo e garanzia per avere la massima trasparenza su tutto quello che è successo in questi giorni. Voglio essere chiaro: Brunetti ha scelto chi fattura 5 milioni rispetto a chi ha un patrimonio di 3 miliardi e la cosa, quindi, preoccupa un po’. Vorrei capire, ma avremo tempo per farlo, che tipo di valutazione ha fatto il f.f.. E’ ovvio che, alla luce dell’esperienza Saladini, valuteremo la nuova società sui fatti e non sulle parole. I presidenti di Confindustria e Camera di Commercio? È ora che si dimettano”.

Nel corso del live è intervenuto anche un imprenditore reggino, Peppe Scuncia, il quale faceva parte della cordata di Bandecchi: “questa sera sono uno sconfitto ma felice. I motivi? Sì abbiamo perso il bando, ma abbiamo fatto tutto il possibile. Dobbiamo essere tutti propositivi: invito gli sponsor, gli ultras, singoli cittadini di stare accanto alla nuova società, andiamo allo stadio e tifiamo la nostra squadra”.

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