Reggina, Ripepi smonta le fake news: “certo che ho avuto le carte, il problema è cosa ho scoperto”

Massimo Ripepi ha ricevuto la documentazione, ma mancavano i documenti più importanti, tra cui l'indispensabile atto amministrativo

StrettoWeb

Il caos Reggina continua. E oggi è diventato ancora più concreto, grave e dai possibili esiti drammatici. Dopo il polverone giustamente alzato dal consigliere Massimo Ripepi, si è creato così tanto clamore che le informazioni si sono susseguite una dopo l’altra, alcune corrette altre no. Ripepi, dopo il comunicato diffuso da Brunetti, fa chiarezza con un’altra diretta Facebook.

Io ho chiesto l’accesso agli atti per iscritto giorno 8 (settembre, ndr). Quando ho visto gli atti (domenica scorsa, ndr) ho visto che mancava il verbale della commissione e nemmeno ho chiesto di vedere l’atto amministrativo“. Oggi, quando il consigliere ha messo alle strette i suoi interlocutori, ha scoperto che quell’atto mancava. E questo è un fatto gravissimo, campanello d’allarme di possibili irregolarità. E non solo. Mancavano anche i verbali

Il gioco delle tre carte

Brunetti ha fatto un comunicato facendo il gioco delle tre carte – prosegue Ripepi –. Io ho chiesto l’atto amministrativo, che doveva già essere pubblicato sull’albo pretorio. Quindi io chiamo i carabinieri perché non mi davano questo atto. L’ho chiesto alla dott.ssa Mauro, segretario generale, la quale mi diceva “io non so, le do quello che ho”. Ma il problema è che qua si parlava proprio dell’atto amministrativo, non di un documento qualsiasi“, chiosa Ripepi.

Ho dovuto fare quello che non ho fatto con il Miramare subito, ovvero chiamare i carabinieri. E Brunetti, usando lo stesso protocollo di Falcomatà, ora dice l’esatto opposto della verità. Io i documenti li ho ricevuti, è vero, ma non ho ricevuto quelli più importanti, per vedere con quali criteri ha scelto” la Fenice Amaranto, spiega ancora il presidente della Commissione Controllo e Garanzia.

Ora tocca alla magistratura

La risposta di Brunetti è la prova che io avevo ragione“. “Domani farò un esposto e dopo se la vedrà la magistratura. Ho chiamato i carabinieri perché dovevo cristallizzare questa situazione, perché non so cosa faranno domani. Per cambiare questa città dobbiamo fare anche questo. Io capisco i timori dei tifosi, ma da questo punto di vista mi sento di tranquillizzarli“, precisa Massimo Ripepi. “Noi faremo il campionato di serie D, ma se succede qualcosa ve la dovete prendere con me o con chi non fa le cose corrette secondo la legge dello Stato italiano?“.

Il comunicato di Brunetti, dunque, secondo Massimo Ripepi è solo un tentativo di depistaggio per non far emergere una pessima verità. E’ una situazione, quella che la città sta vivendo in questo momento, che ricorda tanto la vicenda Miramare più volte citata da Ripepi. Cosa sta accadendo? Dopo l’esposto di domani sarà la magistratura a scoprirlo.

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