Reggina, opere pubbliche e servizi. Romeo: “certificata la pochezza politica dei nostri rappresentati”

Romeo: "il lento e inesorabile declino di Reggio è iniziato oltre dieci anni fa, precisamente nell’ottobre del 2012"

StrettoWeb

“Ci si indigna, adesso, ma il lento e inesorabile declino di Reggio è iniziato oltre dieci anni fa, precisamente nell’ottobre del 2012, quando l’ingiusto scioglimento del Comune pose fine ad un’Amministrazione democraticamente eletta”. E’ quanto afferma Daniele Romeo, storico dirigente della destra reggina, già consigliere comunale di Reggio Calabria. “Una chirurgica operazione politico-mediatica-giudiziaria attuata ai danni di Reggio per consentire ad una mediocre ed impreparata parte politica, mai sostenuta dal vero e genuino consenso della gente, di prendere in mano le redini della più grande Città della Calabria. Il problema è che la maggior parte dei reggini non si è svegliata dal torpore quando la propria Città è stata vilipesa dal governo centrale, o quando la sporcizia, il degrado, l’abbandono hanno iniziato a regnare diventando una triste quotidianità verso la quale tutti stiamo rischiando di rassegnarci“, rimarca Romeo.

“Il legame viscerale con la Reggina ed il triste epilogo con il fallimento hanno purtroppo certificato quello che è un dato di fatto incontrovertibile, cioè la pochezza politica dei nostri rappresentati, locali e nazionali. Oggi continuiamo a subire, quasi passivamente, una continua spoliazione dei nostri punti cardini, dallo sport alle infrastrutture, dai servizi alle opere pubbliche: Reggio viene pugnalata. I nostri giovani (e ormai non solo loro) emigrano in massa con un progressivo svuotamento del tessuto sociale ed imprenditoriale cittadino. A noi tutti, nessuno escluso, il compito di decidere cosa fare: rialzarci con dignità o continuare a patire“, conclude Romeo.

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