Reggina, il Sindaco Brunetti annuncia: “scelta la Fenice Amaranto”. Svelati soci e programma

Le parole del Sindaco f.f. di Reggio Calabria Paolo Brunetti il giorno dopo la scadenza del bando per assegnare la Reggina a nuovi imprenditori in seguito alla triste vicenda Saladini

StrettoWeb

Il resoconto della conferenza stampa convocata dal Sindaco f.f. di Reggio Calabria Paolo Brunetti. A Palazzo San Giorgio, davanti ai giornalisti, il primo cittadino ha annunciato di aver scelto – tra le due cordate che hanno manifestato interesse verso la nuova Reggina – quella della “Fenice Amaranto”. Confermate, dunque, le indiscrezioni che già da ieri sera circolavano in merito a un orientamento favorevole verso il gruppo con imprenditori siciliani e calabresi che ha battuto la concorrenza dell’Unicusano di Bandecchi.

Così Brunetti:La società scelta è la “Fenice Amaranto”, sono imprenditori siciliani. Il progetto è un po’ più articolato, nei dettagli esplicitato, specificava tante voci. Ho ritenuto di scegliere questo. L’altra domanda dell’Unicusano non era da meno: sulla solidità economica i parametri a disposizione contenuti nei documenti presentati davano spazio alla possibilità che entrambe potessero portare avanti il progetto. Su impostazione e struttura del progetto la Fenice Amaranto era più completa e definita, indicando anche alcuni dettagli sui ruoli in dirigenza. Il primo impegno è riportare nome e logo appena possibile, ci stiamo lavorando, per questa stagione sarà difficile. Intanto, come colori, hanno individuato colore amaranto e bianco“.

“Ringrazio Bandecchi per essersi occupato della vicenda e proposto alla città di Reggio Calabria. E ringrazio anche gli imprenditori reggini. In ultimo anche Nick Amoruso e Mark Iuliano“.

“A livello di solidità economica le proposte erano identiche, non c’era motivo di dubitare che una fosse più credibile dell’altro. Tutte e due immediatamente hanno firmato i quattro assegni da 100 mila euro. Su Bandecchi sapevamo che era un soggetto con tanti soldi, sull’altra avevamo meno informazioni. La proposta delle due era molto simile. Io ho scelto la Fenice perché il progetto è più sviluppato, è un progetto nei tre anni, c’è un business plan dettagliato nelle entrate e nelle uscite, ci sono una serie di riferimenti al Sant’Agata, su come si intende valorizzarlo e sulle figure tecniche già inserite. Tutte le domande hanno messo come ipotesi la Serie B in tre anni, poi so che è molto difficile. Bandecchi aveva detto che vendeva dopo la C? E’ un colosso a livello universitario e un Sindaco, io mi sono basato sulle carte e anche lui metteva le ipotesi di Serie B in tre anni, prevedendo investimenti per ognuno dei tre anni”.

“Il fatturato di Bandecchi (oltre 100 milioni) e di Fenice (5 milioni) è diverso? Sì, ma io mi sono basato sul business plan. Ripeto, il progetto è quello che mi ha ispirato più fiducia, valutando le carte che mi sono arrivate. Le attestazioni della banca non quantificano né certificano, però ci dicono che ogni socio della Fenice è affidabile”.

Lo staff e le strutture

Lo staff tecnico è composto da persone che hanno già fatto calcio: hanno fatto già dirigenti, calciatori e allenatori. Tra i motivi che mi hanno convinto a scegliere loro ci sono anche le strutture, Granillo e Sant’Agata, quest’ultimo che passa dalla Città Metropolitana. Sul Granillo mettono giù alcune idee, ma ovviamente anche lì, per la gestione, si passa da altro. Il Granillo è nelle mani del Comune, poi loro potranno anche decidere di giocare altrove, ma non credo ovviamente”.

I soci fondatori

“Ho chiamato poco fa Ballarino, uno dei soci, per dire che la affiderò a loro. Il Presidente sarà Minniti, di Melito. Sono tutti siciliani tranne Minniti, Presidente”.

  • Virgilio Minniti Salvatore
  • Fabio Vitale
  • Antonino Ballarino
  • Marica Ballarino
  • Alice Ballarino

“La solidità economica è sulle persone e poi c’è un’altra società che dice di abbracciare il loro progetto per investire e aiutarli”, aggiunge Brunetti. “Si tratta di Orizzonte-Docenti. Le quattro persone hanno firmato un assegno ciascuno da 100 mila euro, poi Orizzonte-Docenti ha dato la disponibilità a sovvenzionare il progetto”.

Latella su Ilari

Ilari aveva detto che Latella la dava ad amici? Se poi l’abbiamo denunciato? La denuncia a Ilari verrà fatta, anche perché con Ilari si dimostra che io ho fatto una chiacchierata cordiale, perché l’avevo invitato a venire a Reggio, a presentarsi ai tifosi. L’importante è che le proposte ci siano state, ringrazio chi si è presentato, tra cui Bandecchi. Ognuno di noi ha cercato di fare il suo. La Reggina deve essere salvaguardata. Con Ilari andremo in Prefettura”.

Le precisazioni sulle Università

“Scopro della parentela dall’articolo di StrettoWeb di ieri, chiamo Califano e mi precisa. Il cognato del fratello è lui, ma non mi risulta un congiunto. Poi, le dico: se avessi parlato con gli imprenditori dei reggini, come avrei dovuto fare? In merito alla lettera, vi invito a leggerla nei dettagli. Io e Versace chiediamo i fondi per mantenere in vita la Dante Alighieri. Alla fine della lettera, dopo aver spiegato tutto, scriviamo: ‘vedete che se non si definisce questa storia con la Federazione, l’unica possibilità che abbiamo è che venga aperto ai privati’. E’ ben diverso dal dire che i Sindaci hanno messo in vendita l’Università. Non ho questo potere, io sono componente del CdA. Questi hanno partecipato perché si vogliono comprare l’Università? Non lo so, dovete chiederlo a loro. Bandecchi aveva fatto la proposta qualche anno fa, la Fenice non l’ha mai fatto, so che c’erano altri privati interessati e noi abbiamo detto ‘no’. Riformulo la domanda: ho barattato la Dante Alighieri per la Reggina? No. Con Ballarino non ho mai parlato dell’Università, mentre con un soggetto vicino a Bandecchi – che mi chiedeva della Dante Alighieri – ho precisato che le due cose erano slegate”.

Vi posso assicurare che la notte Paolo Brunetti vada a dormire sereno. Mi dispiace che si possano pensare alcune cose per arrecare danno alla città o per interesse personale. Chi mi conosce lo sa: come mi vedete sono. Non ho nulla da nascondere e capisco anche che questa vicenda è potuta servire a qualcuno per avere l’ennesimo minuto di notorietà in città. C’era un pool di esperti per cui ognuno aveva le proprie competenze, ma la scelta spettava a me e me ne prendo la responsabilità. Confermo che non eravamo d’accordo su tutto, anche con Latella, presente qui al tavolo, ma abbiamo agito da squadra. Versace non c’è? Lui aveva il ruolo del Sant’Agata”.

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