“Se mi chiamassero per una cosa del genere, una fusione con il Locri, io mi tirerei fuori“. Massimo Taibi chiarisce tutto sul futuro: “Ho letto da tante parti che Taibi ha le cordate, no. Taibi non ha cordate, io sono un professionista. Sono stato avvicinato da qualcuno che mi ha chiesto la disponibilità, semmai dovesse arrivare qualcuno, e io ho detto che per me Reggio non ha categoria, per me Reggio è Reggina senza differenza tra serie D, serie A. Io non ho la forza purtroppo di portare cordate, ma mi metto a disposizione di chi volesse prendere la Reggina e investire sulla mia persona e sulla mia professionalità. Io sarei presente se ci sono i presupposti dalla parte di tutti. Se c’è una grande persona che porta il suo staff tecnico, io rimarrò comunque un grande tifoso della Reggina. Ovviamente io mi sono messo subito in moto, nel caso in cui ci fosse una proprietà che vuole Massimo Taibi, per individuare calciatori importanti per fare un campionato vincente. Se non dovesse servire, mi sarà stato utile come esperienza per andare a vedere un campionato che fino a qualche settimana fa mai pensavo di poter prendere in considerazione. Confermo che Emanuele Belardi lavorerebbe con me, con l’obiettivo di fare della regginità un valore che può averlo anche uno che è di fuori. Io credo di aver dimostrato di dare tutto me stesso, anche con degli errori. Io ringrazio la città che quando cammino tutti mi fermano, mi ringraziano, ma io mi sento in difetto con tutti per com’è andata a finire. Io porterò sempre con me quest’affetto”.
“C’è questo gruppo di Milano che mi ha chiesto di rimanere per il loro progetto e io ho dato la mia disponibilità se loro andranno avanti come credo. So che stanno lavorando per creare qualcosa di forte. Ci sarò con qualsiasi gruppo credesse in me. Il mio desiderio è che questa città e tifoseria possano tornare dove meritano con chiunque voglia investire per il futuro”.